mercoledì, giugno 11, 2008

VVP e gli affari

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin e la sua consorte percorrevano in incognito la Rublëvka a bordo della loro "Zaporožec".
A un tratto da un cespuglio sbucò un poliziotto della stradale in uniforme che puntò contro Vladimir Vladimirovič™ il suo bastoncino bianco e nero.
Vladimir Vladimirovič™ accostò, spense il motore e abbassò il finestrino.
- Benebenebenebene… - disse allusivo il poliziotto, avvicinandosi lentamente all'auto e picchiettandosi la palma della mano sinistra con il bastoncino, - Cosa ci facciamo qui?
- Mi scusi? - Vladimir Vladimirovič™ non capiva.
- Dico, cosa ci facciamo qui sulla corsia speciale? Eh? - disse il poliziotto, osservando con disgusto l'automobile di Vladimir Vladimirovič™.
- Vado... - bofonchiò Vladimir Vladimirovič™.
- Ah, andiamo? - si stupì il poliziotto, - E dov'è che andiamo con questo scassone? Non sappiamo forse quali persone passano di qui?!
- Quali? - Vladimir Vladimirovič™ continuava a non capire.
- Ah, non sappiamo quali?! - esclamò il poliziotto, - Proprio proprio non lo sappiamo, quali persone passano di qui? Il presidente? No no no. Gli uomini d'affari? No no no. Di qui ci passano solo i pensionati sull'utilitaria, eh già già!
- Beh, io in effetti... - disse Vladimir Vladimirovič™ confuso, - Dia un'occhiata ai documenti, qui...
- Ah, e così abbiamo i documenti! - continuò il poliziotto, girando lentamente attorno all'automobile di Vladimir Vladimirovič™, - Ma allora su questo immondezzaio ci abbiamo anche i documenti!... E la revisione, l'abbiamo fatta? E magari siamo anche a posto con l'Euro 3, sì?
- Sì, ma controlli, controlli pure, - borbottò Vladimir Vladimirovič™, tendendo al poliziotto la documentazione della presidenza del consiglio.
- Ma cosa abbiamo qui, - disse il poliziotto, senza toccare le carte, - Pensionato? Ho capito, niente documenti... e dove prenderli, del resto? Quanto hai di pensione?
- Pensione? - ancora una volta Vladimir Vladimirovič™ non capiva.
- Cinquecento rubli, - tagliò corto il poliziotto, - E ringraziami che non ti impedisco di usare un mezzo di trasporto potenzialmente pericoloso…
- Cinquecento rubli? - si stupì Vladimir Vladimirovič™, - E per cosa?!
- Pedaggio, - scoppiò a ridere il poliziotto della stradale, dando un calcio a una ruota dell'auto di Vladimir Vladimirovič™.
- Ah, pedaggio, - sorrise Vladimir Vladimirovič™, che si voltò verso la consorte, - Ascolta, hai mica cinquecento rubli?
La consorte di Vladimir Vladimirovič™ arrossì, aprì la borsetta, estrasse il borsellino e prese una banconota da cinquecento rubli.
Vladimir Vladimirovič™ prese la banconota e l'allungò al poliziotto della stradale. Il poliziotto con un movimento impercettibile sfilò la banconota dalla mano di Vladimir Vladimirovič™, fece un gran sorriso e si portò la mano alla tesa del berretto.
- Buon viaggio! - abbaiò il poliziotto, scoppiando a ridere.
Vladimir Vladimirovič™ tirò su il finestrino e ripartì.
- Perché gli hai dato quei soldi? - domandò a Vladimir Vladimirovič™ la sua consorte, - Tu sei il primo ministro!
- Adesso da noi va in un altro modo, - rispose Vladimir Vladimirovič™ rimettendosi in carreggiata, - Adesso da noi, mia cara, lo stato non si mescola con gli affari.
E Vladimir Vladimirovič™ accelerò.

Originale: vladimir.vladimirovich.ru

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