sabato, marzo 05, 2011

Commercianti di urne e bare

E Nicanor Parra lo dice, che lui non parla di crepuscoli, di dame che si stagliano all'orizzonte, ma di cibi e poi di bare, e bare e ancora bare – lo ripete.
Roberto Bolaño, intervista a Cristián Warnken,
Feria Internacional del Libro de Santiago, 1999.

Test

di Nicanor Parra

Cos'è un antipoeta:
Un commerciante di urne e bare?
Un sacerdote che non crede in niente?
Un generale insicuro?
Un vagabondo che ride di tutto
Anche della vecchiaia e della morte?
Un interlocutore irascibile?
Un ballerino sull'orlo dell'abisso?
Un narcisista che ama tutti?
Un burlone sanguinario
Deliberatamente miserabile
Un poeta che dorme su una sedia?
Un alchimista dei tempi moderni?
Un rivoluzionario tascabile?
Un piccolo borghese?
Un ciarlatano?
Un dio?
Un innocente?
Un paesano di Santiago del Cile?
Sottolinei la frase che considera corretta.

Cos'è l'antipoesia:
Una tempesta in un bicchier d'acqua?
Una macchia di neve su una roccia?
Un vassoio pieno di escrementi umani
come crede padre Salvatierra?
Uno specchio che dice la verità?
Uno schiaffo al Presidente
della Società degli Scrittori?
(che Dio l'abbia in gloria)
Un avvertimento ai giovani poeti?
Una bara a reazione?
Una bara a forza centrifuga?
Una bara a gas di paraffina?
Una camera ardente senza defunto?

Barri con una croce
La definizione che considera corretta.

Originale: "Test", La camisa de fuerza, 1968.


Traduzione: Manuela Vittorelli.

Nota: Nel 1964 padre Salvatierra disse che la poesia di Nicanor Parra era "troppo lurida per essere immorale".

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