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giovedì, settembre 08, 2011

Obiettivo betòn



"Chi il cemento non colerà, mai la bellezza conoscerà!"

Quanto è vero.

Ricordatevi che il cemento è ancora il nostro obiettivo.

giovedì, novembre 29, 2007

Impara il russo con il Lipson!/23



Òčen dalekò ot nàšego mìra
bylà planèta Kriptòn.
Molto lontano dal nostro mondo
c'era il pianeta Kriptòn.



Tam žil odìn
izvestnyj predskàzatel'*
Là viveva un noto indovino*.

*čelovèk, kotòryj predskàzyvaet,
čto bùdet zàvtra i tak dàlee.
*persona che predice
quello che accadrà domani e così via.


Ètot predskazatel'
predskàzyval katastròfy.
Quell'indovino
prediceva catastrofi.



Inogdà on predskàzyval
ser'ëznye katastròfy.
Talvolta prediceva
catastrofi gravi.
[manine che rubano valuta straniera, scritta "cementificio chiuso"]



Inogdà on predskàzyval
ne òčen' serëznye katastròfy.
Talvolta prediceva
catastrofi non molto gravi.
[manine che rubano matite, scritta "laboratorio linguistico chiuso"]



Odnàždy on predskazàl odnỳ
òčen' ser'ëznuju katastròfu:
Un giorno predisse una
catastrofe molto grave:
[osservate l'incontenibile vibrazione dell'indovino]



Zàvtra bùdet òčen'
serëznaja katastròfa.
Domani ci sarà
una catastrofe molto grave.



Kakàja katastròfa??
Quale catastrofe?
[notate sui volti degli abitanti la Grande Espressione di Terrore™].



Zàvtra tëmnye sìly
uničtòžat nàšu planètu!
Domani delle forze oscure
distruggeranno il nostro pianeta!
['azz]



Žìteli planèti vse
zadrožàli ot stràcha...
Gli abitanti del planeta
si misero tutti a tremare per la paura...

[bòže moj!] [kakaja katastròfa!] [èto òčen' plòcho!]
[mio dio! (minuscolo)] [che catastrofe!] [ciò è molto male! (notate la progressione)]



Znàja, čto zàvtra bùdet konèc mìra.
[zavtra bùdet konèc mìra!]
Sapendo che l'indomani ci sarebbe stata la fine del mondo.
[domani ci sarà la fine del mondo!]

E ciò, come tutti sanno, è molto male.

Cosa vi turba maggiormente:
1. che i ladri di matite siano più diffusi di quanto fossimo disposti a pensare;
2. che anche su Kriptòn esistano i cementifici;
3. che la fine del mondo comporti la chiusura del laboratorio linguistico.

martedì, novembre 27, 2007

Impara il russo con il Lipson!/22

E ora entriamo in un lungo tunnel che ci lascerà palpitanti e tramortiti: i komiksy!



Nad gòrodom letàet
màlen'kaja figùra.
Sulla città vola
una piccola figura.



Čto èto takòe?
Cos'è?


Èto ptìca?
È un uccello?



Èto samolët?
È un aereo?



Net, net, net!
Èto ne ptìca,
ne samolët,
No, no no!
Non è un uccello,
non è un aereo,



a Sverchčelovèk!!
ma Superpersona!!

[Guardiamolo meglio, il nostro Superpersona:]



Pochi capelli, occhi sgranati, naso espressivo.
Chiaro.
Superpersona è Volodja.
Andiamo avanti.



Žìteli gòroda màšut svoemù drùgu i kričàt:
Gli abitanti della città salutano con le mani i loro amico e gridano:



Slàva bògu!
My mòžem žit' spokòjno,
Grazie a dio!
Possiamo vivere tranquilli,

[Ma perché dalla faccia sembrano vittime di un'intossicazione da sushi in salsa salmonella o da catena del freddo interrotta?]



snàja, čto Vy
letàete nad nàmi.
sapendo che Lei
vola su di noi.

[Tra la popolazione sorgono spontanee alcune domande:]



Kto ètot Sverchčelovèk?

Otkùda on?
I počemù on letàet nad gòrodom?
Chi è superpersona?
Da dove viene?
E perché vola sopra la città?

[Ah, beata l'epoca in cui la supergente poteva svolazzare con traiettorie maldestre sopra l'inerme popolazione civile senza che entrasse in funzione la contraerea: è così rassicurante, così diecisettembre].

giovedì, novembre 22, 2007

Impara il russo con il Lipson!/21

Dopo la Donna Anormale, la Povera Katja!



Bednaja Katja

La povera Katia

Restoràn "Drùžba" - sàmyj šikàrnyj restoràn v nàšem gòrode. V ètom šikàrnom restoràne sidjàt ljùdi. Kto èti ljùdi? Ja vìžu, čto onì sàmye obrazòvannye ljùdi nàšego gòroda. Ved' onì sidjàt i govorjàt o sociològii, o topològii e ob etnològii. Kakàja kultùra!
Il ristorante "Amicizia" è il ristorante più elegante della nostra città. In questo elegante ristorante sono sedute delle persone. Chi sono queste persone? Vedo che sono le persone più istruite della nostra città. Infatti stanno sedute a parlare di sociologia, di topologia e di etnologia. Che cultura!

Počemù onì sidjàt v restoràne, v kotòrom ja rabòtaju? Kak izvèstno kàždomy ljubìtelju choròševo supa, sup, kotòryj ja gotòvlju, lùčšij sup v gòrode.
Perché stanno sedute nel ristorante in cui lavoro? Com'è noto a tutti gli amanti della buona zuppa, la zuppa che io preparo è la zuppa migliore della città.

Ves' den' ja stojù v kùchne restoràna e rubljù kapùstu. I kogdà ja ne rubljù kapùstu, ja čìšču gribỳ. Ves' den' ja rubljù i čìšču, čìšču i rubljù. Vse govorjàt s entuziàzmom o kapùste, kotòruju ja rubljù. Vse govorjàt s bol'šìm entuziàzmom o gribàch, kotòrye ja čìšču. No ich entuziàzm ne interesùet menjà. Ich aplodismènty ne interesùjut menjà. Kapùsta ne interesùet menjà, [c grùst'ju] ne govorjà užè o gribàch.
Tutto il giorno sto nella cucina del ristorante ad affettare il cavolo. E quando non affetto il cavolo, pulisco i funghi. Tutto il giorno affetto e pulisco, pulisco e affetto. Tutti parlano con entusiasmo del cavolo che affetto. Tutti parlano con grande entusiasmo dei funghi che pulisco. Ma non mi interessa il loro entusiasmo. Non mi interessano i loro applausi. Non mi interessa il cavolo, [con mestizia] per non parlare dei funghi.

Ja ne chočù čìstit'. Ja ne chočù rubìt'. Ja chočù sidèt v restoràne i kak vse obrazòvannye ljùdi govorìt' o sociològii, o topològii i ob etnològii. No ja neobrazòvannaja dèvuška, kotòraja ničegò ne znàet. Ja bèdnaja dèvuška, kotòraja rùbit kapùstu i čìstit gribỳ ves' den'.
Non voglio pulire. Non voglio affettare. Voglio sedermi al ristorante e come tutte le persone istruite parlare di sociologia, di topologia e di etnologia. Ma io sono una ragazza ignorante che non sa nulla. Sono una povera ragazza che affetta il cavolo e pulisce i funghi tutto il giorno.

File audio.

Misera Katja! È già un destino crudele restare chiusa in cucina mentre il resto del mondo civile discetta di sociologia, topologia ed etnologia.
Può accaderle di peggio?
Sì.
E cosa?
Sorelle sceme.
Bòže moj.



V restoràne tàkže sidjàt moì nedòbrye sëstry. Onì ničegò ne rùbjat. Onì ničegò ne čìstjat. Ves' den' moì nedòbrye sëstry šùtjat i chichìkajut.
Nel ristorante siedono anche le mie sorelle cattive. Non affettano niente. Non puliscono niente. Le mie sorelle cattive scherzano e ridacchiano tutto il giorno.

Odnà sestrà p'ët alkogòl'nye napìtki. Drugàja sestrà ležìt pod stolòm i chrapìt. Obrazòvannye ljùdi smòtrjat na neë s otvraščèniem. Vse znàjut, čto chrapèt v šikàrnom restoràne òčen' nekul'tùrno.
Una sorella beve bevande alcoliche. L'altra sorella sta stesa sotto il tavolo e russa. Le persone a modo la guardano con disgusto. Tutti sanno che russare in un ristorante elegante è molto maleducato.

[Sì, così dicono. Ma ecco che Katja si allontana dai fornelli e...]

O, ja vìžu knìgu, kotòraja ležìt na stolè. Niktò ne smòtrit na menjà. Mòžet byt', ja bùdu čitàt' nemnògo o sociològii, o topològii i ob etnològii. Bòže moj, kak ja chočù čitàt' o sociològii, o topològii i ob etnològii!
Oh, vedo un libro appoggiato sopra un tavolo. Nessuno mi sta guardando. Forse potrò leggere un po' di sociologia, di topologia e di etnologia. Mio Dio, desidero così tanto leggere di sociologia, di topologia e di etnologia!

[Vana illusione!]

Sestrà Sònja kričìt: "Kàtja! Čto ty čitàeš'?"
I drugàja sestrà tože kričìt: "Kàtja! Počemù ty ne rùbiš'?
Ja drožù ot stràcha.
Sorella Sonja urla: "Katja! Cosa stai leggendo?"
E anche l'altra sorella urla: "Katja! Perché non stai affettando?"
Io tremo per la paura.

[Scatto di orgoglio di Katja]

Dorogìe sëstry, ves' den' vy šùtite i chichìkaete. Ja ne šučù i ne chichìkaju. Ves' den' vy p'ëte, a ja nikogdà ne p'jù. Ves' den' vy kričìte na menjà. Ja nikogdà ne kričù na vas. Dorogìe sëstri, ja òčen' ràda rubìt' vàšu kapùstu i čìstit' vaši gribỳ. No kogdà ja rubljù, ja chočù čitàt' o sociològii, o topològii i ob etnològii. Vse drugìe ljùdi čitàiut o sociològii, o topològii i ob etnològii. Vse, krome menjà.
Care sorelle, voi scherzate e ridacchiate tutto il giorno. Io non scherzo e non ridacchio. Voi bevete tutto il giorno, e io non bevo mai. Voi mi sgridate tutto il giorno. Io non vi sgrido mai. Care sorelle, io sono molto felice di affettare il vostro cavolo e di pulire i vostri funghi. Ma quando affetto, voglio leggere di sociologia, di topologia e di etnologia. Tutte le altre persone leggono di sociologia, di topologia e di etnologia. Tutte, tranne me.

[Era un falso allarme. Abbiamo un nuovo calo di autostima]

Onì ne slùšajut menjà. Niktò ne slùšaet menjà. Niktò ne ljùbit menjà. Ja zabỳta. Ja odnà.
Non mi ascoltano. Nessuno mi ascolta. Nessuno mi ama. Sono stata dimenticata. Sono sola.

[Bastonata finale]

Ne tòčno, Kàtja. Mòžet byt', ty odnà, no ne zabỳta. Kàždyj ljubìtel' choròšego sùpa pòmnit o tebè.
Non è esatto, Katja. Forse sei sola, ma non dimenticata. Ogni amante della buona zuppa si ricorda di te.

File audio.

1. L'autore della riflessione finale dev'essere il professor Schulz.
2. Comunque la topologia è un casino.
3. Magari le sorelle Hilton sono le sommelier del ristorante e la loro è una malattia professionale.
4. O magari no.
5. Ma è lo stesso posto frequentato dalla donna anormale?
6. Altrimenti, come si spiegherebbe tutta questa gente scalza?
8. E questo fumo di sigaro?
9. Io comunque nella zuppa ci metterei qualche carota, per il colore.
10. Anche se un'amanita phalloides in mezzo a tanti finferli resta sempre un'opzione valida.
11. E chi volete che se ne accorga.
12. Ma tutto questo non ha importanza.
13. Perché Katja sta per scoprire il minestrone surgelato.
14. Che è una bella comodità.
15. Perché comunque la si veda.
16. Quello trascorso a pulire e affettare è tutto tempo rubato alla topologia.

venerdì, novembre 16, 2007

Impara il russo con il Lipson!/20

Oggi abbiamo un caso delicato: La Donna Anormale. Cliccate per ingrandire il testo.



Nenormal'naja ženščinaLa donna anormale

Ja nenormàl'naja žènščina. Moj dorogòj muž ljùbit svojù ženù. Èsli by on znal, čto by on skazàl?! Moì dorogìe dèti ljùbjat svojù màmu. Èsli by onì znali, čto by onì podùmali?!
Io sono una donna anormale. Il mio caro marito ama sua moglie. Se sapesse, cosa direbbe?! I miei cari bambini amano la loro mamma, Se sapessero, cosa penserebbero?!

Znàete li vy, gde ja segòdnja bylà? I znàete, čto dèlala? V gòrode est' odìn šikàrnyj restoràn. Ja bylà tam zèlyj den'. Tam bỳli i drugìe žènščini. Onì pìli čaj i voobščè velì sebjà chorošò. A ja pilà vòdku i voobščè velà sebjà òčen' nechorošò. Onì slùšali klassìčeskuju mùzyku, pokà ja sidèla pod stolòm i kurìla bol'šìe čërnye sigàry. Pokà onì govorìli o kul'tùre i žìzni, ja ukràla vse ich tùfli. I pokà ja ukràla ich tùfli, ja plàkala.
Sapete dove sono stata oggi? E sapete cos'ho fatto? In città c'è un ristorante elegante. Sono stata là tutto il giorno. C'erano anche altre donne. Bevevano il tè e in generale si comportavano bene. Invece io bevevo vodka e in generale mi comportavo molto male. Loro ascoltavano musica classica, e intanto io stavo seduta sotto il tavolo e fumavo grossi sigari neri. Mentre parlavano di cultura e di vita, io ho rubato loro tutte le scarpe. E mentre rubavo le loro scarpe piangevo.

Počemù? Počemù ja vsë èto sdelala?
Ja ne chotèla vestì sebjà plòcho.
Ja ne chotèla kurìt' bol'šìe čërnye sigàry.
Ja ne chotèla kràst' vse ich tùfli.
Perché? Perché ho fatto tutto questo?
Io non volevo comportarmi male.
Io non volevo fumare grossi sigari neri.
Io non volevo rubare tutte le loro scarpe.

Bože moj, dòktor Šul'c! Počemù? Počemù že?
Mio dio, dottor Schulz! Perché? Perché?

File audio.

1. Messaggio educativo: finire sotto il tavolo, ubriacarsi di vodka, rubare scarpe e fumare grossi sigari è male.
2. Però è divertente, oh se lo è.
4. E con le scarpe si può organizzare un interessante mercatino.
5. Con i ricavi, comprarsi vodka, sigari e un buon analista.
6. E poi fuggire a Blinsk Ovest e pubblicare in inglese un libro sugli orrori del socialismo, Vodka, shoes, and cigars. Memories of a concrete-worker's wife.
7. Fidanzarsi con un oligarca contumace.
8. O con il suo conto svizzero.
9. Sono cose che aiutano, in caso di balla triste.
10. Insomma, direi.
11. Tutto, tranne chiedere consiglio al dottor Schulz, noto esperto di betoniere.

lunedì, novembre 05, 2007

Anch'io! sono un mostro della razza umana

A questo punto si rendono necessari i badge.



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Oppure questo:



mercoledì, ottobre 31, 2007

Impara il russo con il Lipson!/19

Oggi vi insegno a dire una cosa utilissima, fate attenzione a questo piccolo battibecco (cliccate per ingrandire):



- Na slèdujuščij raz prigotòv'te ves' uròk! Jàsno?
- Èto slìškom mnògo.
- Ne dlja menjà.
- Ja ne takòj gènij, kak vy.
- Tem chùže dlja vas.
- [drožà] Ìzverg ròda čelovèčeskogo!

- Per la prossima volta preparate tutta la lezione! Chiaro?
- È troppo.
- Non per me.
- Io non sono un genio come lei.
- Allora peggio per lei.
- [tremando] Mostro della razza umana!

File audio.

Adesso lo sapete. Izverg roda čelovèčeskogo (sì, sentito bene: è uno di quei casi in cui la g si pronuncia v: cielavieceskava): ìzvierkròdacielavièceskava.

Mostro della razza umana. Chi non ne conosce almeno uno.

venerdì, settembre 28, 2007

Impara il russo con il Lipson!/18

Ricordate Blinsk, la cittadina sul Grande Mare Frittellatico dove i lavoratori e le lavoratrici di Betonograd vanno a riposarsi culturalmente? Oggi scopriamo che esiste una wild side di Blinsk: Blinsk Ovest, fangoso luogo di decadenza e nullafacenza, chiassosi uomini in smoking e selvaggio jazz.



Zàpadnyj i Vostòčnyj Blinsk
Blinsk Ovest ed Est

Čto takòe dekadèntstvo? Dekadèntstvo - èto ležàt' na pljàže y Velìkogo Blìnskogo bolòta i smotrèt' televìzor. V smòkingach.
Cos'è la decadenza? La decadenza è stare stesi sulla spiaggia accanto alla Grande Palude di Blinsk a guardare la televisione. In smoking.

Zàpadnyj Blinsk ležìt òkolo bolòta. Òkolo kakògo bolòta? Kak izvèstno kàždomy škòl'niku, Zàpadnyj Blinsk ležìt òkolo Velìkogo Blìnskogo bolòta. A Vostòčnyj Blinsk? Gde ležìt Vostòčnyj Blinsk? Vostòčnyj Blinsk ležìt ne òkolo bolòta, a òkolo mòrja - òkolo Velìkogo Blìnskogo mòrja.
Blinsk Ovest è situata accanto a una palude. Accanto a quale palude? Com'è noto a ogni scolaro, Blinsk Ovest è situata accanto alla Grande Palude di Blinsk. E Blinsk Est? Dove è situata Blinsk Est? Blinsk Est è situata non accanto a una palude, ma accanto al mare, accanto il Grande Mare di Blinsk.

Ora toglietevi quello smoking e ascoltate il primo di questi file audio.

U bolòta pljàž. Čto dèlajut žìteli Zàpadnogo Blìnska na pljàže? Onì stròjat zavòdy? Onì stròjat turbàzy? Net. Onì ničegò ne stròjat na pljàže. [c otvraščèniem] Ves' den' onì ležàt na pljàže i smòtrjat televìzor. Kakòe dekadèntstvo!
Accanto alla palude c'è una spiaggia. Cosa fanno gli abitanti di Blinsk Ovest sulla spiaggia? Costruiscono fabbriche? Costruiscono stazioni turistiche? No. Non costruiscono niente sulla spiaggia. [con indignazione] Stanno stesi tutto il giorno sulla spiaggia e guardano la televisione. Che decadenza!

A žìteli Vostòčnogo Blìnska! Ves' den' onì sidjàt u mòrja. Na betonomešàlkach. [làskovo] Onì stròjat gidrostàncii. Kakòe sčàst'e!
Gli abitanti di Blinsk Est, invece! Stanno seduti tutto il giorno accanto al mare. Sulle betoniere. [con tenerezza] Costruiscono centrali idroelettriche. Che felicità!

Passate al secondo file audio. Kakòe sčàst'e!

Vèčerom žìteli Zàpadnogo Blìnska sidjàt v klùbe "Chènki-Pènki". Onì slùšajut dìkij džaz Zàpadnogo Blìnska i kričàt: "Kul, men, kul!" Kakòe bezobràzie! Žìteli Vostòčnogo Blìnska sidjàt ne v klùbe "Chènki-Pènki", a v klùbe "Molodòj Stroìtel'"! Onì slùšajut ne dìkij džaz, a interèsnye lekcii professora Šùl'ca. Kakàja kultùra!
La sera gli abitanti di Blinsk Ovest siedono nel club "Hanky-Panky". Ascoltano il selvaggio jazz e gridano: "Cool, man, cool!" Che comportamento indecoroso! Gli abitanti di Blinsk Est non siedono nel club "Hanky-Panky" ma nel circolo "Giovane Costruttore"! Non ascoltano il selvaggio jazz, ma le interessanti conferenze del professor Schulz. Che cultura!

Žìteli Vostòčnogo Blìnska smòtriat na dekadèntstvo Zàpadnogo Blìnska s otvraščèniem. Žìteli Zàpadnogo Blìnska smòtriat na sčàst'e Vostòčnogo Blìnska bez bol'šògo entuziàzma.
Gli abitanti di Blinsk Est osservano la decadenza di Blinsk Ovest con indignazione. Gli abitanti di Blinsk Ovest osservano la felicità di Blinsk Est senza grande entusiasmo.

Čto takòe sčàst'e? Sčàst'e - èto sidèt' u Velikogo Blinskogo morja i stròit' gidrostàncii.
Cos'è la felicità? La felicità è stare seduti accanto al Grande Mare di Blinsk e costruire centrali idroelettriche.

Ora ascoltate il terzo file audio. Kakàja kultura!

Alcune considerazioni:
1. A Blinsk Ovest hanno una spiaggia che si affaccia su un pantano non balneabile: una specie di Marina Julia, per chi conosce le bellezze di Monfalcone. Quindi della decadenza mi stupirei fino a un certo punto.
2. Qual è l'utilità pratica dello smoking? Per la vita da spiaggia non sarebbero più pratico indossare dei moderni parigamba, riservando l'abito elegante alle folli serate all'Hanky-Panky?
3. Il televisore in spiaggia: i blinskiani occidentali saranno anche corrotti ma scommetto che hanno già inventato il telecomando universale.
4. I posteri ringrazieranno i blinskiani orientali che si sono messi ad abbellire la splendida costa frittellatica con svettanti centrali idroelettriche. No?
5. Star seduti tutto il giorno davanti al mare su una betoniera darà anche la felicità, però non è comodissimo.
6. La sera, quando a Blinsk Ovest si ascolta il selvaggio jazz, da Blinsk Est si alzano colorite proteste ("È ora di finirla che qua la gente si alza presto per andare a cementificare!")? E la mattina ci si vendica facendo andare le betoniere e intonando inni di categoria?
7. A Blinsk Est non amano il jazz ma vedrete se tra un po' non ci inventano la musica industriale.
8. Adesso "piace fumare sui filobus" e "rubo matite tanto per" mi appaiono come fenomeni di decadenza tutto sommato marginali (purché queste cose non vengano fatte in smoking sporchi di sabbia). Però non so se è normale.

lunedì, settembre 24, 2007

Impara il russo con il Lipson!/17

Oggi abbiamo un momento di introspezione e di pessimismo cosmico: un uomo seduto sul tetto del garage osserva l'inutilità dell'umano affacendarsi, si pone una serie di pedanti domande e giunge a una conclusione che non lascia vie di scampo. È l'occasione per apprendere che in russo si usano due diversi verbi di moto per esprimere il movimento a piedi e il movimento su un mezzo di trasporto (sono rispettivamente идти/idtì e ехать/èchat'), e di conseguenza il trasporto di oggetti a piedi e su un mezzo (носить/nosit' e везти/veztì). Entusiasmo, lo so.



Čto takòe žìzn'?
Cos'è la vita?

Čto takòe žìzn'? Kto takìe ljùdi? Ja chočù znàt', čto takòe žizn'.
Ja sižù na krỳše garažà. Počemù ja sižù na krỳše garažà? Čtòby lùčše vìdet'. Čtòby lùčše vìdet' čto? Čtòby lùčše vìdet', čto dèlajut ljudi.
Cos'è la vita? Cosa sono le persone? Voglio sapere cos'è la vita.
Siedo sul tetto del garage. Perché siedo sul tetto del garage? Per meglio vedere. Per meglio vedere cosa? Per meglio vedere cosa fanno le persone.

Vnizù ljùdi. Odnì kudà-to idùt, drugìe kudà-to èdut. Ljùdi, kotòrye
kudà-to idùt, nesùt portfèli. Kudà onì idùt? Kudà onì nesùt èti
portfèli? Na rabòtu. Kàždyj čelovèk nesët portfèl' na rabòtu.
Počemù onì nesùt portfèli? Počemù onì idùt na rabòtu? Onì ne znàjut počemù.
In basso ci sono delle persone. Alcune vanno da qualche parte a piedi, altre vanno da qualche parte su un mezzo di trasporto. Le persone che vanno da qualche parte a piedi portano in mano delle borse. Dove vanno? Dove portano queste borse? Al lavoro. Ciascuno porta la borsa al lavoro. Perché portano delle borse? Perché vanno al lavoro? Non sanno perché.

Drugìe kudà-to èdut. Ljùdi, kotòrye kudà-to èdut, vezùt bol'šìe
pakèty. Kudà onì èdut? Kudà onì vezùt èti bol'šìe pakèty? Tòže
na rabòtu. Počemù onì èdut na rabòtu? Onì ne znàjut počemù.
Altri vanno da qualche parte su un mezzo di trasporto. Le persone che vanno da qualche parte su un mezzo di trasporto portano grossi pacchi. Dove vanno? Dove portano questi grossi pacchi?
Anche loro al lavoro. Perché vanno al lavoro? Non sanno perché.

Nedalekò ot menjà murav'ì. Onì kudà-to polzùt. Kudà onì polzùt?
Onì polzùt v garàž. Počemù v garàž? V garažè nachòditsja muravèjnik.
Murav'ì nesùt jàjca v muravèjnik. Počemù onì nesùt
jàjca v muravèjnik? Onì ne znàjut počemù.
Qui accanto ci sono delle formiche. Brulicano da qualche parte. Dove brulicano?
Brulicano verso il garage. Perché nel garage? Nel garage si trova un formicaio.
Le formiche portano le uova nel formicaio. Perché portano
le uova nel formicaio? Non sanno perché.

Čto takòe žìzn'? Kto takìe ljùdi? Ljùdi - murav'ì, i žizn' - muravèjnik.
Cos'è la vita? Cosa sono le persone? Le persone sono formiche e la vita è un formicaio.

Čem končàetsja žìzn'?
Žìzn' končàetsja nulëm.
Come finisce la vita?
La vita finisce in uno zero.

Eccovi il solito file audio. (Ci vuole coraggio, ci).

1. Quanto influisce sul pessimismo del filosofo da garage il fatto che borse, pacchi e uova siano di cemento?
2. Per tutte quelle formiche che brulicano là sotto prima o poi bisognerà fare qualcosa, prima che scoprano dove teniamo i biscotti.
Ma soprattutto.
3. Se la vita alla fine equivale a zero, perché abbiamo appena sdoganato millecinquecento betoniere KAMAZ SB 92V1 dell'88?

venerdì, settembre 21, 2007

Impara il russo con il Lipson!/16

Oggi tutti i lavoratori e le lavoratrici di Cementopoli parlano dell'attesissima conferenza del professor Schulz che si terrà nel circolo della fabbrica. Di cosa parlerà il professor Schulz? Parlerà forse egli di matite? Parlerà forse egli di filobus?
Ma no, compagni.
Il professor Schulz parlerà di cemento ("ooooooh!")



Betòn včerà, segòdnja i zàvtra
Il cemento ieri, oggi e domani

Tovàrišč dirèktor!
Tovàrišči inženèry!
Tovàrišči betònščiki i betònščici!
Compagno direttore!
Compagni ingegneri!
Compagni lavoratori e lavoratrici del cemento!

Betòn! Tovàrišči, čto znàčit slòvo betòn?
Slòvo betòn - ne nòvoe slòvo.
Onò òčen' stàroe.
Da, slòvo betòn ne nòvoe, a stàroe slovo.
Cemento! Compagni, cosa significa la parola cemento?
La parola cemento non è una parola nuova.
È assai antica.
Sì, la parola cemento è una parola non nuova, ma antica.

Betòn - stàroe albànskoe slovo.
Ràn'še tòl'ko albàncy i estòncy znàli slòvo betòn.
Albàncy dùmali, čto slòvo betòn znàčit "karandàš", a estòncy dùmali,
čto slòvo betòn značit "trollèjbus".
Nu, tovàrišči, vot kak včerà ponimàli slòvo betòn.
Cemento è un'antica parola albanese.
In precedenza solo gli albanesi e gli estoni conoscevano la parola cemento.
Gli albanesi pensavano che la parola cemento significasse "matita", mentre gli estoni pensavano che la parola cemento significasse "filobus".
Be', compagni, ecco cosa si intendeva ieri con la parola cemento.

[aplodismènty]
[applausi]

Siete devastati dal mostruoso, imperdonabile abbaglio di albanesi ed estoni, vero?
Mentre vi riprendete, questo è il file audio.

Fatto?
Continuiamo con l'oggi e il domani del cemento.



Segòdnja. Kto znàet betòn segòdnja?
Segòdnja ne tòl'ko albàncy i estòncy, no vsja Evròpa, Àzija, Àfrika i dàže Amèrika znàjut betòn.
Oggi. Cosa significa oggi cemento?
Oggi non solo gli albanesi e gli estoni, ma tutta l'Europa, l'Asia, l'Africa e perfino l'America conoscono il cemento. [corsivo mio, non sono riuscita a resistere, n.d.C.]

[aplodismènty]
[applausi]

A zàvtra? Čto bùdet zàvtra?
Zàvtra, ne tòl'ko Evròpa, Àzija, Àfrika i Amèrika, no i ves' mir bùdet znàt' betòn.
E domani? Cosa sarà domani?
Domani non solo l'Europa, l'Asia, l'Africa e l'America ma anche tutto il mondo conoscerà il cemento. [qui Lipson aggiunge una nota: "tutto il mondo corrisponde a Europa, Asia, Africa, America, Artico e Antartico". L'Oceania non la contiamo, n.d.C.]

[bùrnye aplodismènty][applausi scroscianti]

Tovàrišči betònščiki i betònščici!
V zoopàrkach bùdut žit' betònnye tìgry.
V trollèjbusach bùdut rabotat' betonnye konduktorà.
Compagni lavoratori e lavoratrici del cemento!
Negli zoo vivranno tigri di cemento.
Sui filobus lavoreranno controllori di cemento.

[v vostòrge]

[in estasi]

Betònnye ljùdi bùdut čitat' betònnye knìgi.
Nàši betònnye dèti bùdut znat' velìkij, nòvyj mir.
Mir betòna... betònnyj mir.
Persone di cemento leggeranno libri di cemento.
I nostri bambini di cemento conosceranno un mondo grande e nuovo.
Il mondo del cemento... un mondo di cemento.

[plàčet]

[piange]
[pàuza]
[pausa]

Betòn. Čto takòe betòn?
Cemento. Cos'è il cemento?

[làskovo]
[teneramente]

Betòn... èto vy... èto onì... èto ja... èto my...
Betòn, tovàrišči, - èto istòrija čelovèka!
Il cemento... siete voi... sono loro... sono io... siamo noi...
Il cemento, compagni, è la storia dell'uomo.

[ovacija][ovazione]

Vi avverto che nel file audio sono riuscita a dominare l'estasi e la commozione e a trattenere le lacrime.

Compagni, finora avevamo il cemento, tante betoniere, bravi lavoratori e un ottimo piano quinquennale. Quello che ci mancava era un filologo, ideologo e profeta del cemento che ci regalasse una visione e ci facesse esercitare sulla costruzione del tempo futuro.
Quello che ci mancava era la Dottrina Schulz.
Noi siamo il cemento.
Aplodismènty.

lunedì, settembre 17, 2007

Impara il russo con il Lipson!/15

E siamo al quarto, quinto e sesto metodo per non rispondere a una domanda.

Poniamo che la domanda sia:



- Čem okànčivaetsja slòvo dòktor?

- In cosa termina la parola doktor?

Metodo numero 4:



- Povtorìte poslèdnij vopròs, požàlujsta!
- "poslèdnij vopròs, požàlujsta"
- Xa-xa-xa!
- Ripeta l'ultima domanda, per favore!
- "l'ultima domanda, per favore"
- Ah, ah, ah!

Metodo 5:



- Gmm?
- Gròmče, požàlujsta.

- Gmmm.

- A čto èto znàčit?
- Èto znàčit, čto ja zabyl(a) poslèdnij vopròs.

- Hmm?
- A voce più alta, prego.
- Hmmm.
- E cosa significa?
- Significa che mi sono dimenticato(a) l'ultima domanda.

Metodo 6:



- Takìe banàl'nye/naìvnye/neinterèsnye vopròsy ne interesùjut menjà.
- Domande così banali/ingenue/poco interessanti non mi interessano.

Evasivo file audio.

Sottolineo che questi sono ancora i metodi elementari (il Lipson prevede anche un metodo avanzato), utili con domande del tipo "come finisce la parola dottore?", "ce l'hai cinquecento lire per il carrello?", "sei bionda naturale?", "vuoi sposarmi?", "scusa, ma cinque minuti fa qui non c'era una betoniera?". Li sconsiglio vivamente con domande del tipo "lei sa fare la manovra di Heimlich?" e "questo fungo è commestibile?".

lunedì, settembre 10, 2007

Impara il russo con il Lipson!/14

... [continua]
Eravamo rimasti alla vostra implicita domanda, mascherine: "Capo capone, perché ci parli di triplo gioco? Non starà per accadere qualcosa di terribile, a Cementopoli?"

Ebbene sì, la nostra ingenua squadra è diventata facile preda di un individuo senza scrupoli. Dàmy i gospodà, ecco una storia di tradimento, buoni sentimenti, valutazioni errate, corruzione occidentale, quote di produzione disattese e cemento: l'Affare Brown! Come ama dire la mia conoscente Roweanna Velvet, "Cliccate per ingrandire".



Dèlo Bràuna: Nàša brigàda dèlaet bol'šùju ošìbku
L'affare Brown: la nostra squadra commette un grosso errore

Ràn'še anglìjskij inženèr Bràun rabòtal na betònnom zavòde.
Kàždyj betònščik dùmal, čto Bràun - òčen' choròšij čelovèk.
Kàždaja betònščica dùmala, čto Bràun - òčen' dòbryj čelovèk.
Vsjà nàša brigàda dùmala, čto anglìjskij inženèr Bràun -
lùčšij drùg zavòda.
Prima l'ingegnere inglese Brown lavorava nella fabbrica di cemento.
Ciascun lavoratore del cemento pensava che Brown fosse una bravissima persona.
Ciascuna lavoratrice del cemento pensava che Brown fosse una buonissima persona.
Tutta la nostra squadra pensava che l'ingegnere inglese Brown
fosse il migliore amico della fabbrica.

No niktò ne znàl, čto Bràun špiòn.
Čto dèlal Bràun?
Kàždyj den', kogdà my rabòtali, Bràun kral žurnaly v klùbe zavòda.
I včerà, kogdà nàša brigàda otdychàla v Blìnske, anglìjskij inženèr Bràun ykràl vse nàši betonomešalki.
Ma nessuno sapeva che Brown era una spia.
Cosa faceva Brown?
Ogni giorno, quando lavoravamo, Brown rubava le riviste nel circolo della fabbrica.
E ieri, quando la nostra squadra riposava a Blinsk, l'ingegnere inglese Brown ha rubato tutte le nostre betoniere.

Kakòe bezobràzie!
Che comportamento oltraggioso!

Ax, Bràun! Čto vy sdèlali! Čto vy sdèlali?!
My ljubìli vas.
My dùmali, čto vy naš lùčšij drug.
Naša brigàda, kàžetsja, sdèlala bol'šùju ošìbku.
Ah, Brown! Cos'ha fatto! Cos'ha fatto?!
Noi la amavamo.
Noi pensavamo che lei fosse il nostro migliore amico.
La nostra squadra, a quanto pare, ha commesso un grosso errore.

Fine dello psicodramma. Esercitiamoci insieme con questo file audio.

Osservazioni grammaticali: qui con il consueto understatement Lipson non ci presenta solo la perfida spia inglese ma anche i verbi perfettivi e imperfettivi. In russo la stessa azione è rappresentata da una coppia di verbi di diverso aspetto (la coppia aspettuale): i verbi di aspetto imperfettivo indicano il processo di svolgimento dell'azione o un'azione ripetuta (o due azioni contemporanee), mentre i verbi di aspetto perfettivo indicano un’azione svolta, conclusa (o due azioni consecutive). Per ora ci basta sapere questo.

Bràun kràl žurnàly v klùbe zavòda = Brown rubava le riviste nel circolo della fabbrica. Kral è imperfettivo.
Bràun ykràl vse nàši betonomešalki = Brown ha rubato tutte le nostre betoniere. Ukràl è perfettivo [me jera sbrissà imperfettivo, grazie deck paolo! n.d.C.].
Altro esempio di coppia aspettuale nel testo è rappresentato da delal/sdelal (faceva/ha fatto).

Ma veniamo al tema che più ci sta a cuore. Altro che bravissima persona e miglior amico della fabbrica: mentre il Voro si dedicava al furto di piccolo cabotaggio sottraendo matite, mentre i fannulloni si dilettavano a pestare due fiori nel parco e a fumare sui filobus, mentre a Betonograd si lavorava e a Blinsk si riposava (anche perché nel dopolavoro di Betonograd non era rimasto uno straccio di rivista) Brown tramava nell'ombra e si accingeva a tradire la fiducia della squadra.
Kakòe bezobràzie, Compagni!
Be', direte voi: c'è Brown, ci sono i lavoratori, ma dov'è che sta il "triple play"?
Non lo so con esattezza, ma secondo me c'entrano una coppia aspettuale e una betoniera.

[Il Demiurgo, intanto, segnala il sottile, sublime, mixante, rotante punto di incontro tra il Lipson e il Playmobilio: gioite, Compagni, tanto quel Brown prima o poi lo ripeschiamo].

giovedì, settembre 06, 2007

Impara il russo con il Lipson!/13

Oggi limitiamoci a questo breve scambio, che chiameremo "triplo gioco" ma anche terzo metodo per non rispondere a una domanda (vi ricordo il primo: allargare le braccia, sgranare gli occhi ed esclamare "Prosto tak!" "Così!"; e il secondo: sguardo perso su orizzonti lontani, poi riscuotersi bruscamente e dire "Nu, mne porà idtì!", "Be', devo andare!")



- Kak skazàt' po-rùsski "triple play"?
- Ja ne znàju.
- A èsli by vy znàli?
- Daže èsli i znàl(a), to ne skazàl(a) by.
- Ja òčen' obìžen(a)!

- Come si dice in russo "triple play"?
- Non lo so.
- E se lo sapesse?
- Se anche lo sapessi non lo direi.
- Sono molto offeso/a!

File audio
(al femminile: gli stimati compagni adottino invece le varianti znal-skazal-obižen).
Mi chiederete: caro Capo capone, perché ci parli di triplo gioco? Non starà per accadere qualcosa di terribile, a Cementopoli?

Ja ne znàju, però comincerei a nascondere le betoniere in un luogo sicuro.

mercoledì, settembre 05, 2007

Impara il russo con il Lipson!/12

Vi avverto che siamo ormai nel tunnel della betoniera e che ci attendono rivelazioni esistenziali e grammaticali non da poco.
Punto primo: Betonograd, Cementopoli. Cliccate per ingrandire.


Naš zavòd
La nostra fabbrica

My rabòtaem na betònnom zavòde.
Gde nachòditsja naš betònnyj zavòd?
Naš betònnyj zavòd nachòditsja v Betonogràde.
Noi lavoriamo nella fabbrica di cemento.
Dove si trova la nostra fabbrica di cemento?
La nostra fabbrica di cemento si trova a Betonograd.

Kak rabòtajut na betònnom zavòde?
Každyj betonščik rabòtaet s entuziàzmom.
Každaja betonščica rabòtaet s entuziàzmom.
Vot kak rabòtajut na betònnom zavòde!
Come si lavora nella fabbrica di cemento?
Ciascun lavoratore del cemento lavora con entusiasmo.
Ciascuna lavoratrice del cemento lavora con entusiasmo.
Ecco come si lavora nella fabbrica di cemento!

File audio indispensabile per rendersi bene accetti a Cementopoli. Mi raccomando l'entusiasmo, lavoratori e lavoratrici.

Punto secondo: ma dove vanno a ritemprarsi i lavoratori e le lavoratrici di Cementopoli? A Blinsk (che io tradurrei liberamente come Frittellatico).



Naša brigada otdychàet
La nostra squadra si rilassa

Gde otdychàet nàša brigàda?
My otdychàem v Blìnske.
Počemù my ljùbim otdychàt' v Blìnske?
Kak izvèstno kàždomu škòl'niku, tam nachòditsja
Velìkoe Blìnskoe mòre.
Dove si rilassa la nostra squadra?
Noi ci rilassiamo a Blinsk.
Perché ci piace rilassarci a Blinsk?
Come è ben noto a ogni scolaro, lì si trova
Il Grande Mare di Blinsk.

I kakìe dòbrye ljùdi živùt i rabòtajut v Blìnske!
Da, turìsty vsegdà govorjàt:
"Gòrod Blìnsk - očen' choròšee mèsto".
Zàvtra naša brigàda bùdet v Blinske.
Urà!
E che brave persone vivono e lavorano a Blinsk!
Sì, i turisti dicono sempre:
"La città di Blinsk è un gran bel posto".
Domani la nostra squadra sarà a Blinsk.
Urrà!

File audio su Frittellatico.

Domani a Blinsk, pensate. Mare. La squadra stanotte non chiuderà occhio.

Punto tre: non di solo mare e cemento vivono i lavoratori.



Naša brigada čitàet
La nostra squadra legge

Čto dèlaet nàša brigàda, kogdà my končàem rabòtat'?
My čitàem žurnàly v klùbe zavòda.
O čëm my čitàem?
My čitàem o betòne.
Cosa fa la nostra squadra quando finiamo di lavorare?
Leggiamo riviste nel circolo della fabbrica.
Cosa leggiamo?
Leggiamo del cemento.

Kakìe žurnàly my čitàem?
Molodye betònš
čici čitàjut žurnàl "Molodaja betònščica".Molodye betònščiki čitàjut žurnàl "Molodòj betònščik".
Quali riviste leggiamo?
Le giovani lavoratrici del cemento leggono la rivista "La giovane lavoratrice del cemento".
I giovani lavoratori del cemento leggono la rivista "Il giovane lavoratore del cemento".

Naskol'ko ja znàju, v klùbe zavòda nà
ša brigàda
ne o
čen' čàsto čitàet žurnàly "N'jusuìk", "Tàjm" i
"Rìders Dàjd
žest", ne govorjà užè o žurnàle "Bojs lajf".
Per quanto ne so, nel circolo della fabbrica la nostra squadra
non legge spesso le riviste "Newsweek", "Time" e
"Reader's Digest", per non parlare della rivista "Boy's Life".

Tutti insieme, ben attenti a pronunciare in modo vagamente esotico i titoli delle riviste dell'Impero del Male.

Così è, compagni. La squadra del cemento lavora con entusiasmo a Cementopoli, va in vacanza sul mare Frittellatico e nel tempo libero legge riviste maschili e femminili sul cemento nel dopolavoro della fabbrica.
Del resto.
Il nostro obiettivo è il cemento, mica stiamo lì a pettinare le bambole.

giovedì, agosto 23, 2007

Impara il russo con il Lipson!/11

Oggi parto per Londrongrad e vi lascio in compagnia di Borìs Borìsovič e Ivàn Ivànovič, prima di cominciare con il cosiddetto "ciclo del cemento" che a occhio e croce ci porterà via mezzo settembre. Concentratevi, perché in questa lezione impareremo come si gestiscono le situazioni imbarazzanti.

Ivàn Ivànovič i Borìs Borìsovič - Ivàn Ivànovič e Borìs Borìsovič



(Come sempre, cliccate per ingrandire)

II - Borìs Borìsovič, vy vìdeli moì nòvye fotogràfii?
BB - Net, Ivàn Ivànovič, ne vìdel.
II - Vy chotìte vìdet' moì nòvye fotogràfii?
BB - Ne osòbenno.
II - Borìs Borìsovič, ha visto le mie nuove fotografie?
BB - No, Ivàn Ivànovič, non le ho viste.
II - Vuole vedere le mie nuove fotografie?
BB - Non particolarmente.

II - Vot pèrvaja fotogràfija!
BB - Èto ne plochàja fotogràfija. Hmm... Èto park, da?
II - Nu, da. Èto park.
BB - Čto èto v pàrke? Èto vàša stàraja mašìna, pràvda?
II - [chòlodno] Ne tòčno, Borìs Borìsovič.
BB - A, konèčno. Èto ne vàša stàraja mašìna, a vàša betonomešàlka, pràvda?
II - Ne tòčno, Borìs Borìsovič. Èto ne mojà stàraja mašìna. Èto ne mojà betonomešàlka. Èto mojà ženà.
II - Ecco la prima fotografia!
BB - Non è una brutta fotografia. Hmm... Questo è un parco, giusto?
II - Beh, sì. È un parco.
BB - E cos'è questa cosa nel parco? È la sua vecchia auto, giusto?
II - [freddamente] Non esattamente, Borìs Borìsovič.
BB - Ah, certo. Non è la sua vecchia auto, ma la sua vecchia betoniera, giusto?
II - Non esattamente, Borìs Borìsovič. Non è la mia vecchia auto. Non è la mia betoniera. È mia moglie.

[nelòvkaja pàuza]
[pausa imbarazzata]

BB - Vot kak! Onà takàja krasìvaja žènščina.
II - [krasneja] Bolšòe spasìbo! Èto, konèčno, ne òcen' choròšaja fotogràfija.
BB - Da čto vy govorìte! Èto òcen' choròšaja fotogràfija. Kakaja krasìvaja žènščina! Kakoe molodòe licò!
II - Izvinìte, Borìs Borìsovič, no èto ne eë molodòe licò, a eë stàraja šljapa.
BB - Ma no! È una donna così bella!
II - [arrossendo] Molte grazie! Naturalmente questa non è una fotografia molto buona.
BB - Ma cosa dice! È una fotografia molto buona. Che bella donna! Che viso giovanile!
II - Mi scusi, Borìs Borìsovič, ma questo non è il suo viso giovanile, ma il suo vecchio cappello.

[nelòvkaja pàuza]
[pausa imbarazzata]

BB - [krasneja] Nu, Ivàn Ivànovič, mne porà idtì.
II - I vot vtoràja fotogràfija!
BB - Hmm... Èto tòže vàša krasìvaja ženà, pràvda?
II - [chòlodno] Ne tòčno, Borìs Borìsovič. Èto ne mojà krasìvaja ženà, a mojà stàraja mašìna.
BB - [arrossendo] Beh, Ivàn Ivànovič, ora devo andare.
II - Ed ecco la seconda fotografia!
BB - Hmm... Anche questa è la sua bella moglie, giusto?
II - [freddamente] Non esattamente, Borìs Borìsovič. Questa non è la mia bella moglie, ma la mia vecchia auto.

[nelòvkaja pàuza]
[pausa imbarazzata]

BB - Nu, Ivàn Ivànovič, do svidànija.
II - Do svidanija.
BB - Beh, Ivàn Ivànovič, arrivederci.
II - Arrivederci.

File audio.

Piccole notazioni a margine:
- Di fronte a una pausa imbarazzante, il vostro mantra sia "mne porà idtì" (pronunciato ittì, le t lievemente palatalizzate).
- La risposta all'invito: "Vuoi vedere il nostri filmini delle vacanze?" potrebbe essere "Ne osòbenno".
- Adesso sapete anche dire betoniera, betonomešàlka; questo farà di voi l'anima della festa, sempre. Nessuna occasione sociale vi sarà preclusa.
- Il Lipson non lo dice, ma ai fannuloni piace fumare anche sulle betoniere.
- BB è un guastafeste ma II è un attaccabottoni industriale; ha tutta l'aria di quelli che mentre ti parlano ti tolgono i pelucchi dal maglione.
- Le belle mogli e le vecchie macchine si assomigliano un po' tutte. Nel dubbio, compagni, astenetevi.

Esercitatevi a coppie, facendo II e BB a turno.
[nelòvkaja pàuza]
Nu, mne porà idtì :-)

[L'osmizza resta aperta, con orario continuato; inoltre potrei avere una connessione e anche voglia di usarla. Prosto tak. Baci].

giovedì, agosto 09, 2007

Impara il russo con il Lipson!/10

Oggi il maestro Lipson ed io vi proponiamo un inno al cemento (betòn). Il nostro infatti s'è inventato una città nella quale si produce il cemento, Blinsk, una squadra di entusiasti lavoratori del cemento e ovviamente tante betoniere.
Potrebbe essere il tormentone dell'estate.
Se serve, cliccate per ingrandire.




Taràm ta tam taràm ta tam
taràm taràm tararàm ta tam

Betòn, betòn, betòn, betòn
betòn, betòn, betòn, betòn

Naš zavòd - betònnyj zavòd.
Naša brigada - betonnaja.
Naš zavòd - betònnyj zavòd.
Naše-to dèlo - betòn.

Betòn, betòn, betòn, betòn

Velìkij, velìkij betònnyj zavòd!
Velikaja naša brigàda!

Kakòe-že dèlo - betònnoe dèlo?

Betònnoe dèlo - konkrètnoe dèlo;
Betònnoe dèlo - kul'tùrnoe dèlo;
Betònnoe dèlo - velìkoe dèlo.

Velìkoe dèlo - betòn, betòn;
Velìkoe dèlo - betòn!

Betòn, betòn, betòn, betòn
betòn, betòn, betòn...

Taràm ta tam taràm ta tam
taràm taràm tararàm ta tam

Cemento, cemento, cemento, cemento
cemento, cemento, cemento, cemento.

La nostra fabbrica è una fabbrica del cemento.
La nostra squadra è una squadra del cemento.
La nostra fabbrica è una fabbrica del cemento.
Il nostro obiettivo è il cemento!

Grande, grande fabbrica di cemento!
Grande nostra squadra!

Che genere di obiettivo è quello del cemento?

Il cemento è un obiettivo concreto;
Il cemento è un obiettivo culturale;
Il cemento è un obiettivo grande.

Grande obiettivo è il cemento, il cemento;
Grande obiettivo è il cemento.

Cemento, cemento, cemento, cemento
cemento, cemento, cemento...

***

Così è compagni.
Poi, come tutti sappiamo, è arrivata la plastica.


mercoledì, luglio 25, 2007

Impara il russo con il Lipson!/9

Vi ricordate di Borodin, il compagno Barbosetti, quello buonissimo identificato da un'aureola, quello che lavorava con entusiasmo, si lavava tutti i giorni e leggeva libri?
Il nostro Boro, scopriamo oggi, è direttore di un parco. E figuriamoci se il Boro non ama il suo parco. Il problema è che lo ama anche un micidiale fannullone. Più che un fannullone: un anormale!



Nenormàlnyj čelovèk v pàrke tovàrišča Borodinà
Un anormale nel parco del compagno Borodin

Tovàrišč Borodìn - dirèktor parka.
Odìn bezdel'nik ljùbit park tovàrišča Borodinà. Poètomu
on živët v pàrke tovàrišča Borodinà.
Il compagno Borodin è direttore di un parco.
Un fannullone ama il parco del compagno Borodin. Per questo motivo
vive nel parco del compagno Borodin.

Kakòj nenormàlnyj čelovèk!
Kak izvèstno, tòl'ko nenormàlnye ljùdi ljùbjat žit' v pàrkach.
Che persona anormale!
Com'è noto, solo le persone anormali amano vivere nei parchi.

Naskòl'ko my znàem, bezdèl'niki, kotòrye živùt v
pàrkach, vedùt sebjà plòcho. Poètomu bezdèl'nik,
kotòryj živët v pàrke tovàrišča Borodinà, vedët
sebjà plòcho.
Per quanto ne sappiamo, i fannulloni che vivono nei
parchi si comportano male. Per questo motivo, il fannullone
che vive nel parco del compagno Borodin si comporta male.

Znàet li Borodìn, čto bezdèl'nik živët v pàrke?
Borodin sa che il fannullone vive nel parco?

- Borodìn, znaete li vy, čto v pàrke živët bezdèl'nik?
- Da, ja znàju.
- I znàete li vy, čto bezdèl'nik, kotòryj živët v pàrke, vedët sebjà plòcho?
- Da, ja znàju. I bezdèl'nik znaet, čto ja znàju.
- Borodin, lei sa che nel parco vive un fannullone?
- Sì, lo so.
- E sa che il fannullone che vive nel parco si comporta male?
- Sì lo so. E il fannullone sa che io so.

Video-lezione su YouTube.

Sapete come si chiama quello che succede tra il Boro e il fannullone? Guerra dei nervi. Solo che a giudicare dal disegnino i nervi sono quelli del Boro:



Notate il fannullone vispo e sorridente che ha steso il suo corpo smilzo su mezza superficie del parco di Borodin. E ora guardate Borodin: un uomo distrutto.
Resta da capire perché il fannullone sia anormale: si dedica forse ad atti di vandalismo? È magari un хулиган (chuligàn, da hooligan, teppista)? No, a lui semplicemente piace il parco e vuole viverci. Gli importa qualcosa che Borodin lo sappia? Noi crediamo di no. Noi crediamo che il fannullone, quando vede Borodin, gli proponga di fare un riposino sull'erba, di confezionare collanine con le margherite e di dare un nome alle nuvole ("guarda, quella sembra la centrale idroelettrica sul Dnepr!" "oh, quella invece è un trattore DT-75!" "testina di Lenin!" "i magazzini GUM!" "una scatola di matite!").
A Borodin, forse, piacerebbe.

martedì, luglio 24, 2007

Impara il russo con il Lipson!/8

Oggi indagheremo sulle inclinazioni ladresce di Vorob'ëv, il rubamatite.
A questo proposito, prestiamo attenzione al seguente dialogo:



Vorob'ëv! Počemù?
Vorob'ëv! Perché?

- Vorob'ëv! Počemù vy vedëte sebjà plòcho? Vy ljubìte vestì sebjà plòcho?
Počemù vy kradëte karandašì? Vy ljùbite krast' karandašì?
Počemù vy ne živëte kak vse drugìe? Vy ne ljubìte žit' kak vse drugìe?
- Vorob'ëv! Perché si comporta male? Le piace comportarsi male?
Perché ruba le matite? La piace rubare le matite?
Perché non vive come tutti gli altri? Non le piace vivere come tutti gli altri?

- Ja ne ljubljù vestì sebjà plòcho.
Odìn bog* znàet, počemù ja vedù sebjà plòcho.
Ja ne plochòj čelovèk.
[plàčet]
- Non mi piace comportarmi male.
Lo sa solo Dio, perché mi comporto male.
Non sono una cattiva persona.
[piange]

*la g dura qui si pronuncia come la x, quindi "ch".

Video-lezione su YouTube, qualità lo-mir. Eh, sì, versione Miss Stripes.

A proposito della x, concediamoci uno dei nostri momenti palato-lingua.
L'articolazione della x (fricativa velare sorda) è simile a quella della velare occlusiva k. Mentre però per pronunciare la k tra la parte posterodorsale della lingua e il palato molle si forma un'occlusione che si apre sotto la spinta della corrente d'aria, per pronunciare la x invece dell'occlusione si forma una fessura. Provate ad alternare k e x. Bene, ci si capisce.
Adesso il proverbio per esercitarle:

Kукушка хвалит петуха за то,
что хвалит он кукушку

Kukùška chvàlit petuchà za to,
čto chvàlit on kukùšku
Se il cuculo loda il gallo,
è perché il gallo loda il cuculo.

Ecco qui la pronuncia. Eserciziatevi a lungo e poi meditate sulla profonda verità di questo proverbio.

Torniamo al nostro Vorob'ëv. Lo avevo chiamato dialogo per non turbarvi, ma è chiaro a tutti che quello è un interrogatorio. Era ormai evidente che il Voro è un compulsivo e che non agisce sulla base di turpi calcoli e guadagni. Era forse necessario infierire? Costringerlo in un angolino, spalle al muro? Farlo piangere?
Non lo sa neanche lui perché si comporta male: ci sarà uno psicologo in quel cavolo di fabbrica?
Poi si stupiscono se la gente si isola, si chiude in sé e la sera fa il teatrino con i calzini, invece di uscire con gli amici.

venerdì, luglio 13, 2007

Impara il russo con il Lipson!/7

È tempo di dedicarci a un punto sensibile delle nostre lezioni e dell'intera economia socialista: il furto delle matite.
Cliccate per ingrandire:



Tovàrišč Vorob'ëv, kàžetsja, - plochòj čelovèk.
Il compagno Vorob'ëv, a quanto pare, è una cattiva persona.

Vorob'ëv i Murav'ëv - inspektorà.
Inspèktor Vorob'ëv kradët karandašì.
On kradët karandašì dàže na svoëm zavòde.
Vorob'ëv e Murav'ëv sono ispettori.
L'ispettore Vorob'ëv ruba le matite.
Ruba le matite perfino nella sua fabbrica.

Da, ùtrom on kradët karandašì na svoëm zavòde.
A vèčerom on kradët karandašì na zavòde inspèktora Murav'ëva.
Sì, la mattina ruba le matite nella sua fabbica.
E la sera ruba le matite nella fabbrica dell'ispettore Murav'ëv.

No Murav'ëv, kàžetsja, òčen' dòbryj čelovèk, no plochòj inspèktor.
On ne chòčet dùmat', čto ljùdi kradùt.
Murav'ëv, kàžetsja, dèlaet ošìbku.
Però Murav'ëv, a quanto pare, è una persona molto buona ma un cattivo ispettore.
Non vuole credere che la gente rubi.
Murav'ëv, a quanto pare, fa un errore.

Qua, è risaputo, i brani audio ci stressavano il blog e l'utenza, allora siamo passati direttamente alla video-lezione su YouTube, dove troverete anche le puntate precedenti. Audio frusciante, si sa (ho due webcam: l'altra ha una resa ottima, ma fuori sincrono - sembro Ghezzi con la parrucca bionda. Ho optato per la soluzione lo-res, lo-fi, lo-mir).

Notiamo che la vocale protagonista di questa lezione è la ë, che si pronuncia "jo" (con la o un po' più gutturale della nostra) ed è sempre accentata. Riportiamo inoltre con soddisfazione una notizia di pochi giorni fa: il ministro russo della cultura e delle comunicazioni di massa Sokolov si è espresso a favore del mantenimento della ë nel russo scritto (capita sempre più spesso, infatti, che sia scritta come semplice e): "Personalmente la scrivo sempre", ha detto. La ë compare in più di 12.500 parole russe e in non meno di 2500 cognomi di cittadini russi e dell'ex-URSS, mica bagigi. Viva la ë.

Dopo il consueto entusiasmo vocalico (condiviso, io ritengo) non ci resta che soffermarci sul dramma psicologico dell'ispettore Vorob'ëv e sulle sue manine rapaci che non riescono mai a stare ferme. Vorob'ëv è un ladro seriale di matite, un misero figuro dostoevskiano che non riesce a resistere all'impulso di rubarle, occultarle, ammucchiarle nella sua lurida tana. La mattina ruba nella sua fabbrica, la sera ruba nella fabbrica del tolstojano Murav'ëv.
Murav'ëv, dal canto suo, non riesce a convincersi che la gente rubi, e sbaglia.
La domanda è: come hanno fatto Vorob'ëv e Murav'ëv a diventare ispettori?

Nella seconda parte della lezione impareremo a interagire con un ladro di matite.



- Vy ukràli moj karandàš. Počemù?
- Pròsto tak. Ja ljubljù krast' karandašì.
- No čem že ja bùdu pisàt'?
- Èto ne moë dèlo, a vaše.
- [s otvraščèniem] Kakòe besobràzie!

- Lei ha rubato la mia matita. Perché?
- Così. Mi piace rubare le matite.
- Ma con cosa scriverò?
- Non è affar mio, ma suo.
- [disgustato] Che comportamento indecoroso!

Video-frammento.

Ecco parzialmente svelato l'enigma. Vorob'ëv ruba matite semplicemente per il gusto di. Non per andare a fumarsele sui filobus, non per scrivere sui muri "abbasso la fabbrica" né per rivenderle a quel sant'uomo del Borodìn della lezione precedente ("cara, non ci crederai mai: un signore gentilissimo mi ha venduto una partita di matite a prezzo di fabbrica!"). No, lui è un semplice compulsivo. Ammetterete che è un sollievo, finché non scopre le stilografiche d'oro.

Infine, finalmente qualcosa di utile: mettiamo che sul suolo sovietico vi troviate involontariamente a fare qualcosa di illecito, indecoroso o poco ortodosso. Se interrogati, prendete tempo. Siate vaghi. La vostra prima risposta alla domanda "Počemù?" sia "Prosto tak!"
Perché? Così.

Update: il Compagno Fëdor ci comunica che è in atto la sua trasformazione forzata in lavoratore modello. Certa di interpretare anche il vostro sentire, gli ho consigliato di vendicarsi rubando tutte le matite che trova.


martedì, luglio 10, 2007

Impara il russo con il Lipson!/6

Compagni, sento che siete spiritualmente pronti per una nuova puntata del Lipson. Per oggi ci limiteremo a un breve ma denso dialogo tra colui che d'ora in poi chiameremo bambino scemo e sua madre. Argomento: le tigri e i problemi geografico-indentitari del bambino scemo e dei suoi familiari.




- Màma, gde zivùt tìgry?
- Tìgry živùt v Àzii.
- Ja živù v Àzii?
- Net, ty ne živëš' v Àzii.
- A ty i pàpa, vy živëte v Àzii?
- Net, my ne živëm v Àzii.
- Kak tak?
- Tak kak my ne tìgry.

- Mamma, dove vivono le tigri?
- Le tigri vivono in Asia.
- Io vivo in Asia?
- No, tu non vivi in Asia.
- E tu e papà vivete in Asia?
- No, noi non viviamo in Asia.
- E come mai?
- Perché non siamo tigri.

Prima il consueto sconcertante file audio, qui. Se il login vi scoccia, provate qui. Sennò vi telefono a casa.

Il brano non presenta particolari problemi di pronuncia: serve a esercitare soprattutto la vocale tonica ы (y) presente in тигры, вы e мы. Prendete lingua, denti, palato, corde vocali e tutto quello che potrebbe servirvi. Fatto? Fate finta di dover pronunciare una у russa, cioè una "u": parte posterodorsale della lingua indietro e in alto. Però, invece di sporgere e arrotondare le labbra come per la у, voi le lascerete ferme lì. In pratica dovrete ottenere un suono dal timbro basso, una via di mezzo tra la "u" e la "i". Provare.

Per quanto riguarda il bambino scemo, la sua curiosità è più che giustificata, benché la domanda sia posta male. La mamma, dal canto suo, lo ripaga con un sillogismo leghista: la risposta, benché soddisfacente nel breve periodo, lascia aperti alcuni gravi interrogativi. Anche limitandoci all'Unione Sovietica e ammettendo che i cinesi siano tigri, cosa ce ne facciamo dell'Asia Centrale? Uzbekistan, Turkmenistan, Tajikistan e Kyrgyzstan li buttiamo via? E la Siberia? Capo Čeljuskin cos'è, il due di briscola? Ci pare il modo di educare un bambino, per quanto mostruosamente scemo?

E infine veniamo a noi. Intuisco una certa preoccupazione: alla sesta lezione non abbiamo ancora imparato a dire "buongiorno", "buonasera", "grazie", "quanto costa", "cerco un ricambio per Folletto" e "può cortesemente togliere il suo piede dal mio?"
È vero.
Però adesso sapete riconoscere a prima vista un asiatico. Ha gli occhi a fessura, due orecchie minuscole, le zampe sghembe, un pungiglione al posto della coda, il corpo rigato e due denti.
E poi, naturalmente: piace vivere Asia.

Update: ve l'avevo detto che YouTube era l'inevitabile ultima risorsa.