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martedì, novembre 08, 2011

Go Greek for a Week

"Tre famiglie britanniche sperimentano le particolarità del sistema fiscale, pensionistico e lavorativo che hanno prodotto la crisi dell'economia greca e il conseguente piano di rigore mirato a tagliare il deficit.

Una parrucchiera di 54 anni scopre la generosità del sistema pensionistico greco che consente a parrucchieri, pasticcieri, annunciatori radiofonici e appartenenti a circa 600 altre categorie lavorative di andare in pensione a 53 anni con il 90% del loro ultimo salario perché esercitano professioni rischiose.

Un conducente d'autobus apprezza i vantaggi dei servizi pubblici che gli permettono di essere pagato quasi il doppio della media nazionale e ricevere bonus se si presenta al lavoro presto e controlla i biglietti.

Un chirurgo è piacevolmente stupito dagli effetti del sistema contributivo greco sul suo reddito disponibile.

Le esperienze personali dei tre protagonisti saranno affiancate da approfondimenti e interviste incentrati sull'evasione fiscale, la corruzione e la cattiva gestione che hanno contribuito ad affondare l'economia greca."

Dalla pagina web di "Go Greek for a Week", reality show di Channel4, novembre 2011.



Venite da noi.
Ne avrete per quattro-cinque stagioni.
Alla fine si scoprirà che siamo sempre stati morti, tutti, fin dal primo episodio.
Oppure ci mangeremo la troupe.
Questo si vedrà.

sabato, agosto 06, 2011

Lo sfortunato caso delle Mambrate

Ieri sera su RaiNews24 c'era uno che continuava a dire Le Mambrate, che non bisogna aver paura delle Mambrate, che quello delle Mambrate è un caso eccezionale.

– Manue', ma cosa so' 'ste Mambrate?
– Eh, sarà successo a luglio che non avevamo internet.
– Ma adesso pure di questo ci dobbiamo preoccupare?
– Non lo so, dice che son fallite.

Solo in fine di trasmissione abbiamo capito che quello intendeva "Lehman Brothers".

martedì, giugno 14, 2011

Delitti e Misteri

13 giugno 2011.
Ore 23.41.
Porta a Porta light edition, sobrietà, niente poltrone, ospiti appollaiati sui trespoli nella penombra.
Adesso Vespa fa una roba sui referendum, stiamo a vedere. Butto lì i nomi, Lupi, Belpietro, Di Pietro e Bindi.

Luci in studio.
C'è la giudice, c'è la criminologa con le extensions, c'è la sosia italiana di Beverly D'Angelo e c'è Anna Kanakis.
Puntata femminile.
Ma non vedo Rosy Bindi, Vespa.
Non sento parlare di referendum.

Infatti stasera a Porta a Porta si parla d'altro.
Questa sera a Porta a Porta si parla di delitti e misteri, cioè di bambine bionde morte nel garage, cioè di Avetrana.

Extensions dice abbiamo accompagnato zio Michele in un percorso di verità.
La giudice dice che il peso che una persona si porta dentro è un peso per così dire insostenibile.
Anna Kanakis dice "una passione malata, forse".
Beverly D'Angelo dice che la gelosia è un sentimento complesso.

E non dimentichiamo l'eredità.

Dai, comunque adesso enter Rosy Bindi.

Ma arriviamo al paradosso, dice Bruno Vespa: l'autoaccusa di Michele e poi la sua libertà a confronto con l'incarcerazione di Cosima e Sabrina. Dice.

Il paradosso.

La giudice parla di verità processuale e verità sostanziale. Dice recepire, impianto, per così dire, codice.
Extensions: siamo assistendo a un posizionamento abbastanza indipendente delle due difese. Il gip è una persona che sa davvero fare il suo lavoro.
Kanakis: la signora mi sembra un'ape regina, io la vedo lì così, silenziosa ma forte, tosta.
Beverly: madre padrona, io direi addirittura.

Riflettono.

Passiamo ora al caso di Carmela detta Melania, la donna molto bella che va con il marito a portare a spasso la figlioletta e scompare.
Segue ricostruzione filmata su musica di Badalamenti.
Lunghissima storia d'amore segnata dai tradimenti di lui, dice. Ma nessuna ombra nella vita di lei e nelle sue sim card.
Chi poteva odiare Melania? Chi?

Pubblicità: crema per micosi, spazzolino da denti, Nuova Lancia Ypsilon, Tim, Campari. Poi si riprende.

Kanakis, memorabile: quel sorriso di lei, mi piacerebbe cosa le dava gioia, cosa le dava tormento, che gusti aveva. Lui invece non lo amo moltissimo, aggiunge.

Ma vediamo più da vicino il delitto. Seguono campi, chioschi e le solite celle di cellulare che agganciano luoghi.

Extension: il còllage investigativo, dice, ma non si capisce, o forse non capisco io che sono rimasta ferma a "còllage".
Kanakis: a pochi metri dal corpo della nostra Melania è stato trovato l'anello di fidanzamento. Che tenerezza, dice. Se l'ha scagliato lei è un segnale fortissimo. Chissà.
Giudice: i processi non si fanno con gli anelli scagliati.
Beverly: sembra un gesto molto femminile.

Vespa: resta quella bella ragazza, una donna veramente dedita alla famiglia.
Cosa ne pensa una donna del Sud come Anna Kanakis? Be', lei non osa pensare a quei momenti, a quell'arma corta.

E chissà quel volto quale segreti nasconde, taglia corto Vespa.
E ci fermiamo qui, sigla.

Poco dopo il Tg1 ci riprova con l'escherichia coli: si sospettano anche aglio, broccoli e fieno greco, dice il conduttore aggiustandosi gli occhiali sulla faccia, a suo modo sereno.

Come se stessimo gozzovigliando con il fieno greco.
Come se stessimo festeggiando a pane e batteri, noi, proprio adesso che ci siamo svegliati e non abbiamo voglia di andare a dormire, e che i nostri cellulari agganciano furiosamente celle che agganciano luoghi puliti e illuminati bene, luoghi dove le bambine rincasano tranquille senza passare per il garage e le fidanzate non si strappano gli anelli, o almeno non stanotte, non adesso.

mercoledì, novembre 17, 2010

Pas de souci

Nella diretta televisiva di ieri sera Sarkozy aveva il sorriso cagionevole di quello che vuole venderti un nuovo tipo di sacchetto di ricambio per l'aspirapolvere – migliore, più capiente, meno caro – ma non è del tutto sicuro che tu possieda ancora un aspirapolvere.

giovedì, agosto 05, 2010

Sogni d'oro, sweet cesspool

Stai lì a guardarlo, ma con i nervi tesi, mai sereno ("sono sereno" era la frase preferita dei politici un attimo prima del tintinnar di manette, questo lo ricordo come fosse ieri). Ci fosse un raggio verde, chi può mai dire? E in quel caso, l'opportunità di brillare, vedendolo per primo in un istante preciso, indimenticabile, collocabile nello spazio della memoria, lasciando un'indelebile incisione nell'immaginario altrui: "Guarda! Hai visto?!".

Link

mercoledì, giugno 16, 2010

Bene

– Ti senti bene? Ho saputo che non sei stata bene.
– Grazie, sto bene.

Poco fa mi sono detta che ne succedono, di cose, in Alisa segui il tuo cuore* su Canale 5.

* "Storia di una giovane donna dotata di un grande talento nel lavorare il cristallo, ma sfortunata negli affari".

mercoledì, febbraio 24, 2010

Soprattutto

– Emanuele buonasera.
– Buonasera, buonasera. Scusatemi di non essere con voi, però il mio primo pensiero era di andare a ritrovare la mia famiglia qua.
– Ecco, dunque lui oggi ha fatto un'intervista al quotidiano l'Opinione dicendo: "Ma insomma qualunque cosa faccio non va bene. Se lavoro magari nei fondi di investimento dicono che faccio un lavoro plebeo, e se non lavoro dicono che campo di rendita e non va bene, e se... insomma, l'unica cosa che non mi può essere rimproverata è di fare il re", sostanzialmente, insomma. Vabbe'. Siccome questo non è immediatamente possibile bisogna accontentarsi.
– E poi non è affatto... poi soprattutto non è affatto la mia idea, diciamo.
– Ecco, appunto. Allora come è andata? Ditemi insomma la verità o comunque avviciniamoci. Quando siete stati eliminati la prima sera...

[Ieri sera a Porta a Porta Bruno Vespa voleva sapere da Emanuele Filiberto la verità. O comunque avvicinarcisi.]

giovedì, febbraio 11, 2010

L'alternativa al solito film

Pasion Morena (Ep. 42 - Oscar avverte Aldo che Emilia protegge Leo perché innamorata di lui. Intanto Leo va a trovare sua nonna Josefina ma, quando le rivela che è suo nipote...)

Si aprono le scommesse sulla reazione di nonna Josefina.

sabato, febbraio 06, 2010

L'alternativa al solito film

Pasion Morena (Ep. 36: Leo è ricercato dalla Polizia per l'omicidio di Adolfo e mentre Silvia e Georgia lo accusano Morena prende le sue difese. Intanto Emilia ha capito che dietro tutto si nasconde Aldo.)

Certo. Emilia, mentre Silvia e Georgia pettinavano le bambole, ha guardato l'episodio 35.

venerdì, febbraio 05, 2010

L'alternativa al solito film

Pasion Morena. (Ep. 35: Aldo si rende conto che Adolfo sa tutta la verità su di lui e Lucio e, per non perdere il prestigio del nome Sirenio, decide di farlo uccidere, facendo ricadere la colpa su Leo.)

Per non perdere il prestigio, capito.

mercoledì, febbraio 03, 2010

L'alternativa al solito film

Il lato oscuro degli ippopotami. (Stanno semisommersi nell'acqua, masticando erba con quella loro aria buffa. Ma gli ippopotami possono diventare aggressivi.)

Incubi a 8 zampe.

Come è fatto. (Le insegne commerciali, i pavimenti in legno duro, i tubi ondulati).

Animali fuori di testa.

Pasion Morena. (Ep. 33: Leo rimane esterrefatto quando scopre che l'esame del DNA che dovrebbe provare la sua appartenenza alla famiglia Sirenio risulta negativo. Emilia accusa Aldo di averlo contraffatto.)

Milagros. (Ep. 119: Dopo diversi malintesi, Milagros e Catriel riescono a chiarire ogni dubbio grazie al loro amore, e partono alla ricerca del circo e del piccolo Giuliano, alla quale Milagros è molto legata - corsivo mio.)

Ma Milagros lo sa che il circo sta su SkyUno alle 21.00? E che la piccola Giuliano sta infilando la testa nelle fauci di un buffo ippopotamo?

mercoledì, gennaio 27, 2010

L'alternativa al solito film

Marte, terra promessa. (La temperatura media su Marte è di -75 gradi e l'atmosfera è composta soprattutto da anidride carbonica. Scopriamone di più.)
In luoghi e tempi lontani - Il buio. (Il buio in tutte le sue forme: dalle mummie di Venzone alle iscrizioni rupestri degli uomini primitivi.)
Io e i miei parassiti - Dirottatori.
Animali da incubo - Lo squalo.
Effetto Rallenty nuovi episodi. (In questo episodio, Jeff e Matt incontrano alcuni campioni di salto della corda e salgono sul ring con i terribili wrestler...)
Come è fatto - Tappi di bottiglia/cioccolato/pillole/pasta.

E infine, la scoperta della settimana:

Le melodie serali di Baby Tv. (Un dolce aiuto musicale per far addormentare i più piccoli: immagini e programmi rasserenanti, accompagnati da rilassanti melodie.)

lunedì, gennaio 25, 2010

L'alternativa al solito film

Ore 21.35

Come è fatto: Apparecchi acustici/puzzle 3D/toilette
Apparecchi acustici, puzzle tridimensionali e gabinetti: da dove vengono e come sono fatti? Progettisti e artigiani ci aiutano a capire.

Da dove vengono, soprattutto.

sabato, gennaio 23, 2010

L'alternativa al solito film

Programmazione Sky per stasera, highlights:

Malattie imbarazzanti - Nuovi episodi.
My Shocking Story - Nuovi episodi: trapianto totale di faccia.
My Shocking Story - Nuovi episodi: l'uomo-albero.
Questi incredibili cani.
Animali da incubo.
Insetti dall'inferno.
Io e i miei parassiti.
Ferito a morsi.
Come è prodotto.
Come è fatto.
Naufraghi per scelta.
Lavori sporchi.

Poi uno sceglie di essere naufrago.

giovedì, dicembre 20, 2007

Because the night



Quando ero piccola io, per esempio, c'erano i telefilm della serie UFO: la SHADO, l'algido Straker, lo stregapupe Foster, il meditabondo Freeman, donne con fantastiche parrucche viola e le palpebre asfaltate di eyeliner, uomini con pantaloni attillati e maglie di rete, l'apoteosi del beige, e poi macchine sportive basse, guida a sinistra, moduli lunari, intercettori, skydiver e soprattutto alieni cattivissimi dediti alla sottrazione di organi umani.
Con UFO quando troppe cose cominciavano a non quadrare arrivavano subito le spiegazioni. Come mai, per esempio, poteva succedere che a una sequenza diurna seguisse un notturno? Errore di montaggio? No: "Gli UFO sono anche in grado di trasformare il giorno in notte", commentava impassibile uno dei protagonisti.
Li adoravo.

lunedì, maggio 28, 2007

Pop, politica, panna montata: il magico mondo di Eurovision

Di Verka Serdjučka mi sono accorta in ritardo. Navigavo ancora a vista nel tunnel del soldato di bronzo e della crisi Russia-Estonia quando mi sono imbattuta nelle foto di alcuni manifestanti scattate a San Pietroburgo: scritte più o meno filoestoni, slogan che invitavano alla pacifica convivenza tra i due popoli. "Vogliamo vivere in pace con i nostri vicini" e "Giù le mani dall'Estonia", mh-mh, solite cose. Solo quando ho notato il ricorrere di "tumbaj, lasha" e "lasha, tumbaj" mi è parso di ricordare un tunz-tunz molesto che prendeva da tempo a testate la mia residua integrità postsovietica.

Bene.
Una breve ricerca mi ha portata su YouTube.
E ci ho trovato la Pia™, storica amica di mia suocera, abbigliata e accessoriata da Pia™: occhiali panoramici, collo di leprotto, tailleur metallizzato, collant coprente setificato e copricapo esuberante. In pratica, Verka Serdjučka, cioè Andrej Michailovič Danilko, popolare travestito, comico e performer ucraino che con "Dancing Laša Tumbaj" è arrivato secondo al festival della canzone europea (dopo la serba Marija Šerifović con "Molitva" e prima delle Serebro, le solite ragazzine russe in overknees, e neanche a righe).

E qui veniamo alla Russia. Perché secondo Danilko l'espressione "Laša Tumbaj" significa semplicemente "panna montata" in mongolo, però ha una sospetta somiglianza fonetica con "Russia, goodbye" e suonerebbe provocatoria, tanto più se pronunciata da un ucraino. Ecco il perché delle scritte alla manifestazione filo-estone. Capito.

Naturalmente, come spiega bene Kirill Pankratov su Exile.ru (la sopravvivenza di questa rivista per me è la prova dell'esistenza in vita della libertà di stampa in Russia), l'Eurofestival - oltre a essere un gran baraccone "in grado di far sembrare American Idol un lugubre sermone metodista" - è terreno fertile per le più fantasiose teorie, del complotto e non. C'è chi lo vede come l'ultimo rifugio dei romantici, c'è chi non riesce a dimenticare l'esibizione dei lettoni boccellizzati Bonaparti, e c'è chi calcola (come per le Olimpiadi e per il Partito Comunista alle elezioni) quanti paesi facevano parte dell'Unione Sovietica o sono ex-repubbliche socialiste (rispettivamente 8 e 15, l'ho letto sul blog di Kononenko) e quanti sono i paesi ortodossi tra i primi dieci (8, dice lui, che però ha incluso l'Armenia). Nel magico mondo di Eurovision la vittoria serba viene vista come un modo per addolcire l'amaro calice dell'incombente indipendenza del Kosovo (e la finale si è tenuta in Finlandia, il paese di Martti Ahtisaari!), cose così.

Il Miro, nel frattempo, entrava nel tunnel delle dichiarazioni e del vissuto di Danilko/Serdjučka, avvalendosi di fonti sitografiche autorevoli come le pagine di wikipedia in russo e in inglese a lui dedicate, ma soprattutto il fondamentale articolo di Zizn'.ru intitolato: "Perdonami, Russia!" (la foto dimostra ancora una volta che Verka è la Pia™, di questo sono sempre più convinta). Andrej dice che lui non aveva intenzione di alludere a "Russia, goodbye", ma che la frase gli è venuta da sé dopo le parole "I want to see"; poi qualcuno gli ha detto che "Laša tumbaj" in un dialetto mongolo significa "sbatti il burro", e quindi il tutto è diventato "Voglio vederti mentre sbatti il burro", con coreografia e movimenti delle braccia adeguati. Seguono pareri di esperti a vario titolo, tra i quali una docente di lingua mongola ("in mongolo non esiste niente del genere"). Sulla Gazeta po-kievski la lingua da mongola diventa moldava e Danilko è categorico: non intendo scusarmi con lo show-business russo, non ho fatto niente! Pensavamo che ci avrebbero accusato di filonazismo, mica di queste cose qui. E c'ho uno spettacolo da preparare, mica posso pensare a queste insinuazioni. E comunque sbaglia chi dice che mi sono giocato il pubblico russo. Pare in effetti che Verka in Russia sia ancora più seguita che nel suo paese, non unanimamente felice di essere rappresentato da una drag queen in una manifestazione peraltro così sobria ed elitaria. Eh.

Potremmo continuare con le rivelazioni sulla vita sentimentale di Andrej, che dice di aver vissuto con una donna per otto lunghi anni e di esserne rimasto segnato per la vita ("È stata una prova pesante"... "Dio dà qualcosa e toglie qualcos'altro" ... "La mia arte ci ha guadagnato"). Però ce le teniamo per eventuali sviluppi: Verka/Pia™ entra di diritto nel novero dei nostri donnoni-alfa, con la Matvienko, la Pugačëva e poche altre (temo che Ljudmila non ce la farà, benché a Volgograd abbiano avuto l'idea di proporla come successore del marito per risolvere il problema del terzo mandato).
Dunque, almeno per oggi, "O-key, eppy end". Benché l'Ucraina con la sua rivoluzione Pantone™ abbia poco da ridere, detto tra noi.

domenica, ottobre 15, 2006

Tutta un'altra logistica

Oggi mi sono imbattuta nell'intervista di Lucia Annunziata a Flavio Briatore.
Quando l'ho sentito parlare di income, di UK e di Italia che grazie al bel tempo potrebbe diventare la Florida d'Europa ho cominciato a prendere appunti.

– Noi nasciamo con una logistica. Uno nasce ai Caraibi, uno nasce in Africa, uno nasce a Cuneo e uno nasce a Milano. Sicuramente se uno nasce in Africa o a Cuneo è già meno fortunato di uno che nasce a Milano. Perché a Milano uno che anche è senza soldi e deve fare un provino alla Rai cammina e arriva qua, uno di Cuneo deve prendere il treno e l'aereo privato e arrivare qua. [...]
Poi nasci ricco... Un esempio. Un amico mio americano mi chiama, i figli hanno sempre viaggiato con l'aereo privato. Il figlio ha cinque anni, l'aereo privato ha avuto un problema, ha preso un aereo di linea, è tornato a casa e ha detto: "Papà, sul nostro aereo c'era un casino di gente". Ecco, allora questa qui è un'altra logistica.
– Lei trova educativo per un bambino non essere mai stato su un aereo di linea? [l'Annunziata, le domande del cavolo che fa.]
– No no no. Parliamo di logistica.

mercoledì, novembre 10, 2004

Buttiglione il teocone

Giuro che ieri sera stavo per battere il mio record personale di resistenza televisiva: guardare Porta a Porta per più di venti minuti, senza cedere alla prima scampanellata e senza mandar giù sostanze sedative/esilaranti/pericolose per me e per gli altri.
Perché lo faccio? Essenzialmente per vantarmene il giorno dopo: è una prova di carattere.
Mentre pensavo di avercela fatta, Rocco Buttiglione - con il sorriso febbricitante di uno che nella stessa frase è riuscito a sibilare "Santo Padre" cinque volte - è passato a specificare la differenza tra "peccato" e "condizione moralmente disordinata".
Ho spento.
Il risultato è che oggi non so se quello che vorrei fare a Buttiglione sia peccato grave o un semplice problema di entropia morale.

martedì, ottobre 28, 2003

La Battaglia del Crocifisso

Devo smettere di fare queste cose: ieri sera ho guardato per pura e sciatta pigrizia la puntata di Porta a Porta intitolata La Battaglia del Crocifisso. Adesso, se sento citare ancora una volta l'Arabia Saudita come termine di paragone per giustificare la nostra intolleranza, mi dispongo ad applicare una mia variante crudele e fantasiosa della Legge Coranica.
Mi chiedo inoltre se Magdi Allam abbia dormito a RaiUno, stanotte, perché questa mattina era ancora lì, ospite di un altro programma della stessa rete.
I sogni muoiono all'alba, ma perché gli incubi sono ancora lì ad aspettarti mentre scorri il televideo?

giovedì, febbraio 20, 2003

Under influence

Ieri pomeriggio-sera stavo peggio della Juve, con la consolazione però di non dovermi battere con il Manchester: febbre a 38,5, dolori alle ossa, mal di testa.

E allora nel delirio ho acceso la tv. In caso di malattia, con me funziona solo se i programmi sono i peggiori. E ho ancora il rammarico di aver dovuto scegliere tra la De Filippi e la D'Eusanio. Dalla Maria c'era una ragazza che entro il 30 aprile 2003 deve (ma io credo: vuole) trovare l'uomo della sua vita, selezionandolo tra 30 boys 30 presenti in studio. Ogni volta ne deve eliminare due e sceglierne altri quattro con cui passare un po' di tempo fuori dello studio e, attenzione, con-tem-po-ra-ne-a-men-te. Fuori dello studio (esterna, si chiama), ma sempre sotto l'occhio vigile delle telecamere. Insomma, in ambiente pastorizzato Mediaset: volgaruccio, andante, ma l'unica orgia possibile è quella tra gli accessori maculati, le extension e i coprispalla di foca finta. Adesso la racconto così, ma il programma chiama a raccolta tutti gli istinti più bassi (ed esibisce uomini con tagli di capelli sconcertanti e camicie modello afterhours). Poi, dopo un dormiveglia durato circa un'ora (c'era sempre la De Filippi, ma il programma era diventato Saranno Famosi, pensare che odiavo anche la serie tv), via con Verissimo, in cui per beccarsi il ghigno tirato della Parodi le soubrette devono dimostrare di essere almeno iscritte a lettere o di essere brave mamme, in una parata trionfale di pance seimesi, diplomi e album della comunione. Poi: Sereno Variabile, Grande Fratello, sport, tg a raffica, tanto Parlamento.

Stanotte ho sognato che Mastrota mi voleva vendere un materasso di peluche.

Oggi sto meglio.