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venerdì, aprile 24, 2009

Braccio Destro Sempre Quello



Nome: Abu Abdullah al-Rashid al-Baghdadi.
Anche noto come: Abu Hamza al-Baghdadi.
E: Abu Omar al-Quraishi al-Baghdadi.
Ruolo attribuitogli: capo o emiro del Concilio dei Mujaheddin, anche noto come "Concilio dei Combattenti per la Libertà" (mode: basic), "Concilio Consultivo dei Mujaheddin" (mode: executive) e "Concilio dei Santi Guerrieri" (mode: Voyager) composto da otto gruppi che si oppongono alla presenza militare degli Stati Uniti in Iraq. Presunto capo dello Stato Islamico in Iraq.
Falso allarme numero uno: il 9 marzo 2007 il Ministero degli Interni iracheno dice che al-Baghdadi è stato catturato, e poi che non è lui.
Falso allarme numero due: il 3 maggio 2007 il Ministero degli Interni dice che al-Baghdadi è stato ucciso dai soldati americani e iracheni a nord di Baghdad, poi che no.
Due mesi dopo: l'esercito degli Stati Uniti dice che al-Baghdadi non è mai esistito.
Al-Baghdadi come personaggio di fantasia: un detenuto che si è autoproclamato intermediario di bin Laden dice che al-Baghdadi è un personaggio inventato da lui e dall'egiziano al-Masri per dare un volto a un gruppo terroristico diretto dall'estero, e che le dichiarazioni attribuitegli vengono lette da un attore iracheno, Abdullah al-Naima. Nel marzo del 2008 il portavoce di un gruppo ostile alla coalizione, Hamas-Iraq, dice che al-Baghdadi è un'invenzione di Al Qaeda per dare un finto volto iracheno alla loro organizzazione. Tutto questo ha una vaga aria di famiglia, vi sembra di averlo già letto? Certo, la tramaccia sta tutta qui: Uno, nessuno, al-Baghdadi.
Non esiste, identifichiamolo: il 7 maggio 2008 il canale satellitare in lingua araba Al-Arabiya citando come fonte la polizia irachena identifica al-Baghdadi come Hamid Dawoud al-Zawi, ex militare di Saddam originario della provincia di Al Anbar, alcaidista dal 2003 e riparatore di caldaie. Quando si è saputo che al-Baghdadi non esisteva ed era solo la voce di un attore al Qaeda si è affrettata a trovare un tizio nuovo, dicono. Bisognava trovare uno che discendesse da Hussein Ali, voi mi capite.
L'arresto: ieri AFP ha riferito che "al-Baghdadi" è stato arrestato dall'esercito iracheno.
Identifichiamolo ancora: l'agenzia iraniana Fars ci ha messo del suo e lo ha identificato come Abdullah Rashid Saleh, nato nel 1947 a Baghdad. Questo qui è organizzatore e teorico di punta di un gruppo salafita, poi Saddam lo caccia dall'Iraq, lui finisce a combattere in Afghanistan dove conosce bin Laden, torna in Iraq nel 1991, viene arrestato e giustiziato per poi tornare come niente fosse alla ribalta nel 2004, quando viene ferito alla testa durante la prima battaglia di Fallujah e poi diventa emiro del concilio dei mujaheddin.
Ma discende da Hussein Ali, almeno? Pensiamo di sì, e comunque lasciatemi dire che questo al-Baghdadi ha ritmi di morte e rinascita serratissimi.
Quesito: è più difficile arrestare uno che non esiste o accertare l'identità di un personaggio di fantasia? E per la foto, si va a caso su Google Images?
Dunque: due attentati, 45 morti, Risveglio sunnita in cattive acque. Così si sferra un colpo mortale ad al-Qaeda e allo Stato Islamico in Iraq costringendoli a passare qualche giorno a fare provini e ad attaccare inserzioni nelle cabine telefoniche.
Ve l'avevo detto:
che c'era da annoiarsi. Niente cd con i piani per la distruzione del mondo mediante avvelenamento di kebab, niente bigliettini nelle tasche con particolareggiatissime istruzioni per la successione, niente cinture esplosive, niente polaroid abbracciati a tizi olivastri con il turbante, niente cassetti pieni di vestiti da bahiadera. Neanche una mascherina di Zorro. Solo uno che muore e si rialza da due anni.
Siamo finiti in un loop, ci resta solo la visagistica.

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Make up: Sunny Awakening™ smooth foundation #2 (sunset gazelle), Fictitious Lashes Mascara Deep Black, Invisibile pressed-on powder with Invisible powder puff, Guerrilla Bloodbath Red lipstick, S for Salafi™ Super Strong Nail Enamel, Alcaidora Magic Blend Allover and Over Again.

venerdì, febbraio 01, 2008

Perché qui c'è Osama

Una nuova tattica per combattere il crimine a Bogotà: pattugliare le strade vestito da bin Laden.
"Faccio la guardia a bar, negozi e soprattutto ristoranti. La gente può venire qui a divertirsi e sa che non è un posto pericoloso perché qui c'è Osama".
Funziona.
Interessante. Chissà se si occupa anche di recupero crediti.

Link al video.


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Make up:
Fake is Fake Mat Foundation, But Real is Fake Too Pressed Powder for Dry Skins, Pink-O-Sama Roll-on Blush, Arabian Nights Long&Curly Mascara, Have We Ever Met Somewhere Evoluscious Lip Plumper, No, Nowhere Body Essence, AlQaedora Translucent Body Cream.



venerdì, dicembre 14, 2007

Un problema di affitti nella città di Mosca

E così Garry Kasparov si è ritirato dalla campagna presidenziale.
Ha detto di essere costretto a rinunciare alla candidatura perché in tutta Mosca nessuno era disposto ad affittargli una sala per ospitare il congresso del suo "gruppo di iniziativa" (costituito da almeno 500 attivisti, come impone la legge russa).
Ma sì, dice, Altra Russia va lì, fa vedere i soldi e prenota. Poi ci telefonano e dicono che per motivi tecnici non si può più fare e si tirano indietro. Insomma, com'è, come non è: la commissione elettorale dev'essere avvisata cinque giorni prima del congresso, la scadenza è il 18 dicembre, l'ultima data utile sarebbe stata ieri.
Niente sala, niente congresso, niente Kasparov. Povero.
Che poi avrebbe dovuto convincere 500 persone a presentarsi e guardate che non è mica facile. Si chiamano dissenzienti, eh.
Dettaglio trascurabile: per candidarsi avrebbe anche dovuto raccogliere due milioni di firme (cioè, nomi, cognomi, indirizzi, e preferibilmente non scritti tutti con la stessa calligrafia).
È chiaramente un complotto, dunque posso andare di visagistica.

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Make up:
Per cominciare con un buon fondotinta coprente, Checkmat compact foundation #2; poi un velo di Powderocracy pressed powder #4 "American Beauty"; sugli occhi, E-dva E-četyre glamorous mascara e Deep Blue eyeliner; per le labbra, lipgloss Very Azeri. Come allover, se volete essere sempre al centro dell'attenzione suggerisco Garry Me Up! body glitter (due uomini su tre saranno giornalisti occidentali e il terzo un OMONista, ma sarete nondimeno l'anima della festa).


giovedì, maggio 03, 2007

Braccidestri numero 13.456 e 13.456 barrato bis

Nome: Muharib Abdul Latif al-Jubouri.
Qualifica: ministro dell'informazione di al Qaeda-Iraq.
Curriculum: rapimento di Jill Carroll, Tom Fox e altri stranieri.
Cosa: ucciso.
Dove: a ovest di Taji.
Quando: il 1° maggio.
Link
Nome: Abu Omar al-Baghdadi.
Cosa: ucciso.
Dove: a nord di Baghdad.
Da: forze irachene e americane.
Era: capo dello Stato Islamico in Iraq.
Ma al-Masri, allora? È solo ministro della guerra. Ha giurato lealtà ad al-Baghdadi nel novembre 2006.
Dicheno: che al-Baghdadi sia lo pseudonimo di Khalid al-Mashhadani, anche noto come "Abu Zaid". Salafita sotto Saddam, durante il regime ha anche fatto un breve periodo di carcere. Suo padre aveva tre camion per il trasporto di ghiaia, e dopo la sua morte Khalid ha rilevato l'attività trasformando il piccolo ufficio in una specie di agenzia di pratiche automobilistiche, per poi chiudere tutto nel 2003. Il padre di Khalid era persona di rispetto nella tribù dei Mashhadani. I Mashadani dicono di discendere da Al-Hussein bin Ali, anche se gli esperti di genealogia non sono d'accordo. Alla tribù dei Mashadani appartengono anche il vicepresidente iracheno, Tariq al-Hashemi, e il presidente del Parlamento, Mahmoud al-Mashhadani, che sono i sunniti più in vista del governo.
Altri dicheno che al-Baghdadi sia invece Hisham al-Ghurairi, ma noi non ci crediamo.
Risultato: non omologato dagli Stati Uniti.
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Update: l'unico bracciodestro omologato è il "ministro dell'informazione", Muharib Abdul Latif al-Jubouri. Lo avevano semplicemente scambiato prima per Baffino, poi per al-Baghdadi: "This is the individual that has caused some confusion", hanno dichiarato gli americani. Un po' di confusione. Sembrava piovessero braccidestri, sono stata costretta a mettere Estonia-Russia sulla corsia lenta. Cancellare 13.456 barrato

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Make-up:
Kill-Me-Softly Precious Formula Foundation, Sharm Effects Pressed Powder, Green Zone Precision Mascara&Eyeliner, Unconfirmed DNA Lipstik, Mistaken Identity Super Luscious Body Shimmer.


mercoledì, maggio 02, 2007

Il Tizio Nuovo che visse tre volte

Esiste solo una persona - vera o reale, è da stabilire - capace di essere 50% falsoallarme, 50% bracciodestro. Quella persona è Abu Hamza al-Muhajir, detto anche Abu Ayyub al-Masri, qui noto come Coso, Tizio Nuovo, Comesichiama o - affettuosamente - Baffino. Il Ministero degli interni iracheno dice che è stato ucciso dagli stessi sunniti, al Qaeda nega, gli americani hanno da poco appreso la differenza tra sunniti e sciiti e per ora preferiscono non sbilanciarsi. L'ultima volta che l'hanno dato per morto è stato due mesi e mezzo fa. Chi è Tizio Nuovo? Quante persone è? La signora al-Masri ha detto che suo marito è in prigione da tempo. "Anche al-Muhajir sta in carcere!" dice il di lui avvocato. Ma no, testimoni oculari l'hanno visto morire in battaglia almeno tre volte, l'ultima non più tardi di martedì, insiste il Ministero degli interni iracheno. Solo che tecnicamente il cadavere non si trova, ecco.
Io ormai me lo immagino, il bracciodestro falsoallarme, che si tiene compagnia nell'umida e angusta cella facendo le vocine come il bambino di Shining. So che non dovrei, ma mi sto affezionando. In un'altra vita Coso ed io avremmo bevuto insieme Stoli Persik ghiacciata sul Mar Nero, e avrebbe offerto lui.
Due link a caso: Asia Times e CNN.

Intanto, Bush fa il surge? Anche al Qaeda sta facendo "una specie di surge", dice l'ambasciatore americano in Iraq, che ha così spiegato la situazione sul campo: "Stiamo semplicemente combattendo a vari livelli contro vari nemici diversi". Per rendere breve e piacevole una lunga storia, un inferno.
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Make-up:
Skin Surge Compact Foundation, Beauty Accomplished Pressed Powder, Egyptian Nights Mascara&Kajal, Redrum Lip Plumper, Plant Love Not Bombs Botanical Body Shimmer.


lunedì, aprile 30, 2007

Braccidestri, Contabilità e il Fantastico Mondo di Alcàida

Bracciodestro Qualunque
Nome: Salman Zakarya bin Muhammad Salman.
Nazionalità: saudita.
È stato: arrestato dalle forze di sicurezza pakistane.
Mentre: andava dal Waziristan al distretto di Zhob nel sudest pakistano.
Aveva con sé: soldi.
Cioè: praticamente niente.
Ma: lo stanno interrogando.
Comunque è stato definito: "a senior member of Al Qaeda".
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Bracciodestro Quante ne SaNome: Abdul Hadi al-Iraqi.
Vero nome: Nashwan Abdulbaqi.
Etnia: curda.
È stato: preso.
Dove: non si sa.
Quando: autunno 2006.
Adesso è a: Guantanamo Bay, beato lui.
Curriculum: ufficiale dell'esercito iracheno sotto Saddam, si è unito ai Mujaheddin afghani contro i sovietici, poi ha combattuto con i talebani contro gli Stati Uniti, ha partecipato almeno a un attentato contro Musharraf e contro un funzionario delle Nazioni Unite, ha gestito l'attività di al Qaeda in Iraq e compiuto operazioni contro obiettivi occidentali, ha contribuito alla nomina di Abu Musab al-Zarqawi come capo di al Qaeda in Iraq, faceva parte del comitato militare di al Qaeda e anche del consiglio composto da 10 membri che collaborò con bin Laden alla pianificazione dell'11 settembre, parla arabo, persiano, urdu, curdo e pashtu.
Si stava preparando: ad attaccare la Gran Bretagna.
Dicheno: che avesse scritto una lettera a un intermediario in Iraq sottolineando "la necessità di assicurarsi che l'attacco su vasta scala avesse successo".
Magari: c'entrava con gli attentati di Londra.
Definizione: "one of the al-Qaida terrorist network’s most senior officials", "one of Osama Bin Laden's 'top global deputies'".
Si dice, si sussurra, si mormora che: fosse addirittura il numero 3.
Dopo il trattamento della CIA: se non lo era, lo è certamente diventato.
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It's raining cellsE ora, qualche piccolo problema di contabilità.
Innanzitutto, 172 militanti arrestati in Arabia Saudita, per un totale di sette cellule di al Qaeda. Bòn.
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Due giorni fa gli americani hanno arrestato in Iraq 21 sospetti membri di al Qaeda. Andiamo con ordine:
6 presi durante un'operazione nel nord-ovest e accusati di omicidi, rapimenti, attentati contro le forze della coalizione, costruzione di ordigni esplosivi improvvisati.
2 presi a sud-est di al Asad, uno dei quali sospetta spia di al Qaeda in Iraq.
Altri 2 hanno a che fare con il bombardamento del ponte di Sarafiyah a Baghdad.
Altri 4, catturati a Mosul, sono accusati di distribuzione di armi ad agenti di al Qaeda e di attentati con ordigni esplosivi improvvisati.
Altri 3 sono stati presi durante un'incursione a est di Balad, e 4 in un'operazione a Sadr City.
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E poi domenica ci sono stati altri 72 arresti nelle zone di Anbar e Salaheddin.
Link

Basta? No
Dove la mettiamo la filiale nordafricana di al Qaeda? L'esercito algerino ha ucciso in una sparatoria a 50 km a est di Algeri Samir Moussaab, vero nome Samir Saioud. Al Qaeda-Maghreb Islamico conferma l'uccisione ma nega che fosse un bracciodestro: "Certo, fratello Moussaab è morto da martire... [ma] non era il numero due dell'organizzazione, né il numero 3, il 10 e neanche il 20".
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Leader di al Qaeda parlano
Abu Laith Al-Libi, che si definisce un capo di al Qaeda in Afghanistan, è apparso in un video di 45 minuti per accusare gli sciiti di combattere a fianco degli americani in Iraq.
Link

L'altro Osama
Il Presidente delle Filippine Gloria Macapagal Arroyo lo aveva scherzosamente chiamato "il bin Laden di Mindanao", e lui, Agakhan Sharief, ha deciso di giocarsi la carta Osama alle elezioni provinciali. Così. Potenza del brand.

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Make-up:
Alcaidorama Kind-A-Gorgeous Cream Foundation, Oh-sama! Pressed Powder, Saudi Maudit Mascara, Soviet Retro Eyeliner #2 Oči Černye, Improvised Explosive Lip Plumper, Ultra-Glimmering Body Shimmer Rendite This!

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giovedì, aprile 26, 2007

Bracciodestro numero "chiapilu": the security emir

Nome: Muhammed Abdullah Abbas al-Issawi.
Anche noto come: Abu Abd Al Sattar.
Mansione: bracciodestro.
In particolare: emiro che si occupava di sicurezza per conto di Al Qaeda in Iraq nella provincia occidentale di Anbar.
Il problema: ha avuto un problema di sicurezza relativo alla sua persona.
Dunque: è morto.
Dove: a nordovest di Baghdad.
Curriculum: attacchi alla varechina con congegni esplosivi improvvisati collocati su veicoli (VBIED) o semplici attentati con camion e autobomba.
Dicheno: faceva guidare i veicoli a ragazzini di 12-13 anni.
Fonte: l'esercito americano.
Nome: Generale Michael Barbero.
Sono stati trovati: giubbotti esplosivi e armi, comprese granate.
Computer, dischetti, videofonini? Niente.
Neanche un ologramma di bin Laden mentre piazza una bomba accanto a Dick Cheney, mancandolo? No.
Un goccino di varechina? No!
Ossa di adolescente? Ma zero.
Cinture esplosive leopardate? Vergognati.
Si usa! A casa tua, si usa.

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Make-up:
Fondotinta Rules of Engagement #3 "Sables of Anbar", mascara Insurgent Eyes #1 Black Out, terra abbronzante Sunni Shades, Bin&Dick Velvet Rejuvenating Lipstick "Ravish Sin", allover Hollywood Glo Body Boom. Se volete stupirlo e tenere lontane le zanzare, due gocce di Chlorine Diversion (e il vostro gatto vi amerà).


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lunedì, gennaio 22, 2007

Il Lungo Letargo

Non faccio che lamentarmi del fatto che non dormo quanto mi piacerebbe (cioè un cumulo di ore ingiustificato), che mi manca la giusta dose di sonno, che la mia attività onirica ha bisogno di tempi tolstojani, che i neuroni sbadigliano all'unisono, che i ritmi circadiani inciampano, che da grande avrei voluto fare la collaudatrice di materassi. Forse ho esagerato.
Il regalo di mia madre: crema contorno occhi, 5 maschere antistress, crema notte.



OTTO ORE DI SONNO IN UNA CREMA. Il primo prodotto cosmetico in grado di riprodurre la piega del cuscino che mi resta stampata sulla guancia fino alle due del pomeriggio.
Roba da Accademia delle Scienze dell'Unione Sovietica.

giovedì, gennaio 11, 2007

Bracciodestro numero boh: "The Real Deal"

Di questi tempi bisogna aprire un fronte in Somalia per rimediare un bracciodestro. Comunque eccolo.
Nome: Fazul Abdullah Mohammed.
Per gli amici: Haroun Fazil.
Età: 32 o 34 anni.
Esistenza in vita: forse non più, ma si attende l'omologazione.
(Vorrebbero averlo) ucciso a: Ras Kamboni, sul confine con il Kenya.
In un bombardamento cannoneggiamento con: AC-130.
Ha vissuto in: Pakistan, Sudan, Kenya.
Parla: l'arabo, il francese, lo swahili, l'inglese e il comorano.
È esperto di: esplosivi, contraffazione di documenti.
Ma se la cava bene anche in: informatica, dattilografia.
Identità alternative: almeno 17.
Si è addestrato in: Afghanistan.
È stato spedito in Africa da: Bin Laden.
Per: tagliare la testa al serpente americano.
È sospettato di: bombardamenti delle ambasciate statunitensi in Tanzania e a Nairobi e attentato a Mombasa.
Celebre obiettivo fallito: tirar giù con due missili un aereo di linea israeliano; missili lanciati, aereo mancato.
Gli danno la caccia da: otto anni.
Ha sulla testa una taglia di: 5 milioni di dollari.
Lo hanno definito: "the real deal".
Lui e gli altri avrebbero avuto addosso: passaporti stranieri, anche americani.
Se la morte fosse confermata sarebbe: "un duro colpo per la rete di Al Qaeda e una grande vittoria per il governo degli Stati Uniti".
I bombardamenti: continuano.
Frase del giorno: "È come sparare nella giungla. Alla fine ci si fa dei nemici", Bob Baer, ex agente CIA.
Comunque tutto questo è avvenuto: nella fantasia degli Stati Uniti (v. Update).

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Update: l'omologazione non è arrivata, l'uomo da 5 milioni di dollari è ancora vivo e con quel curriculum non faticherà a trovare un lavoro. Comunque "sono stati uccisi dei somali con stretti legami con al Qaeda", dicono loro. Noi invece si perde un bracciodestro ma si guadagna un falsoallarme.

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Make-up:
Safe Haven Long-Lasting Foundation per pelli dorate, Credible Intelligence Eyeliner, Shoot-em-up Rich Cream Mascara, lucidalabbra Vicious Comoros. L'allover questa volta è Heart of Darkness Body Powder nella tonalità Sweet Capriolo in Fuga.

martedì, dicembre 12, 2006

Teoria Litvinenko numero 1254: Beslan!

Ho trovato anche la teoria numero 1255 ma magari ve la dico domani.
Qualcuno aveva nominato Beslan, fino ad ora? No. Mi pareva, infatti.
Lo fa gazeta.ru, stasera: "L'ex ufficiale dell'FSB era impegnato a indagare le circostanze della tragedia di Beslan".
Marina Litvinovič, del sito "Pravda Beslana", dice di aver parlato con Litvinenko diverse volte, l'ultima alla fine di settembre. Durante questi incontri si scambiavano informazioni sulle indagini e su possibili nuovi testimoni.
Litvinovič è stata a sua volta oggetto di un'aggressione poco chiara, il 20 marzo scorso, all'esterno dell'ufficio di Garry Kasparov (lui) presidente del partito Fronte Civile Unito. [cito dall'articolo di gazeta.ru; avrei potuto omettere questa parte, ma lo scacchista ci mancava].
Ricapitoliamo: l'affare Politkovskaja, tutti quelli che stanno attorno a Berezovksij muoiono, Putin uccide la gente, la Cecenia, Yukos, i servizi segreti incazzati, i veterani del KGB disposti a tutto, la bomba umana, il suicidio, la distrazione, il pesce avariato, l'oroscopo ostile, sapeva troppe cose, ne sapeva troppo poche, la Polonia.

Visto che per il caso Litvinenko non c'è una sola ipotesi che non sia follemente dietrologica, ho pensato di tornare ai visagismi.
(Per chi si fosse perso le origini della dietrologia+fondotinta, credo che questa storia sia cominciata qui).

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Make-up:Fondotinta coprente antitraccia Kompromat #2 (soft beige), Ophelia waterproof mascara ultrablack, Oči Strastnje eyeliner, cipria in polvere Atomic Dawn (luminescente e lievemente rosata), lipgloss Kiss Me Later gusto wasabi, come allover sceglierei (osando) l'Alpha Glam, ma senza esagerare.

giovedì, settembre 28, 2006

AAA scienziato nucleare cercasi

Su, adesso estraiamo a sorte il nome di quello che deve dire al Tizio Nuovo di al Qaeda che lo schema sta diventando poco credibile e troppo ripetitivo: in breve, che l'abbiamo sgamato.
Primo, non funziona farsi chiamare con due nomi per far vedere che si è di più.
Secondo, capisco fidelizzare il pubblico; ma la sequenza "messaggio audio di Tizio Nuovo-vecchio video di bin Laden-video di repertorio di Tizio Nuovo-discorso del dottor Zawahiri-annuncio di un altro discorso di Zawahiri-messaggio audio del Tizio Nuovo" è un po' troppo prevedibile. Qui ci vorrebbe almeno un colpo di scena: una crisi di nervi, un figlio segreto, un pretzel di traverso, una moglie che diventa ospite fissa a Buona Domenica, un braccio destro fotografato a Milano Marittima in compagnia di una sosia di Elvis.
Insomma, Masri, non si può continuare così tutta la vita: spostiamo almeno un petalo della margherita.

E infatti lui ce la mette tutta, per spostare i petali.
Veniamo al messaggio audio di oggi, 28 settembre: "il capo di al Qaeda Iraq ha fatto appello ad esperti di esplosivi e a scienziati nucleari affinché si uniscano alla guerra santa contro l'Occidente." E qui lo capisco perché se non ci mette la parola nucleare accanto a guerra santa non se lo filerà mai nessuno. Però la parte interessante arriva adesso (notate che dopo aver letto i testi di al Qaeda con prefazione di Kepel ho cominciato a dire "il jihad", maschile):
"Il settore del jihad (guerra santa) può soddisfare le vostre ambizioni scientifiche, e le grandi basi americane (in Iraq) sono il posto giusto per testare le vostre armi non convenzionali, biologiche o sporche, come vengono chiamate".

Sì, abbiamo capito, ma offrite un contratto a tempo indeterminato? O a tempo determinato finalizzato all'assunzione? E il livello retributivo? Mettiamo che uno avesse la sua bella bomba sporca e volesse mettere in campo le proprie doti ma finora non fosse riuscito a trovare un gruppo dalle elevate potenzialità disposto a investire su di lui: dove dovrebbe mandare il curriculum? All'att.ne del dottor Masri, Da Qualche Parte in Iraq? Al centro direzionale in Waziristan? Alla sede di Tora Bora? Direttamente al Pentagono?

Intanto, sembra che nel suo prossimo discorso il dottor Zawahiri parlerà del Papa, di Bush e del Darfur. L'ha registrato la scorsa settimana in una zona tra il Pakistan e l'Afghanistan, preciso preciso e buona la prima. Lui è fatto così, quando decide una cosa è quella: puntuale e prevedibile come una puntata di Forum, ma un grande professionista.

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Make-up:
Sex Bomb Compact Foundation, Homemade Anthrax Pressed Powder, BioWeeo Eyeliner, Masrificent Ultrarich Mascara, Extremely Qualified Lipgloss alla Camelia, Poudre Jihadel iridescente nelle varianti ultraviolet, infrared e forgetmenot. Per un look spettinato e sbarazzino e per garantire fascino e tenuta anche in condizioni estreme, cera supermodellante Ultrasticky Wax ai polimeri cationici e alla menta piperita.


lunedì, settembre 25, 2006

Braccio destro numero 5 paraponziponzipò

Nome: Omar Faruq.
Nazionalità: kuwaitiana.
Esistenza in vita: no.
Momento dell'uccisione: prima dell'alba.
Luogo: Bassora.
Circostanze: incursione di 200 soldati britannici.
Occupazione ufficiale: braccio destro.
Di chi: Osama bin Laden.
Numero braccio destro: 5, secondo i nostri calcoli che prevedono anche l'estrazione a sorte di un numero da 1 a 90.
È stato definito: "maggior collegamento tra i seguaci di al Qaeda e il gruppo militante islamico Jemaah Islamiyah", "persona molto molto importante", "top global lieutenant", "principale agente di al Qaeda nel Sudest asiatico".
Era fuggito dal: carcere di Bagram, Afghanistan.
Quando: nel 2005.
La sua fuga era stata tenuta: nascosta.
Segni particolari: collaborava con la CIA, che aveva anche inscenato il suo arresto.
Occupazione ufficiosa: infiltrato.

Le ultime due informazioni non ve le aspettavate, eh? Eppure bastava chiedere al signor A.C. Manulang. Sta anche su Wikipedia.

Con bracci destri così chi ha bisogno di calci negli stinchi?

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Make-up!
Senior Beauty Foundation per pelli mature, Captur'ides pressed powder per mascherare le piccole rughe, eyeliner Double Agent, mascara Mystifying Ultralashes, lipgloss Jemaaramaglama, Jakarta Nights Luscious Cream (abbondare).

giovedì, settembre 14, 2006

Bracci destri numero 2 e 3 di quello nuovo

Oh, là, finalmente un bel comunicato come ai tempi del tenebroso giordano: tre giorni fa a Baghdad è stato ucciso il numero due del Tizio Nuovo, di Coso, di al Masri.
Nome: Abu Jafar al-Liby.
Cosa faceva: dirigeva le "operazioni criminali di al Qaeda".
Dove lo faceva: nei quartieri di al Rasafa e al Karrada e nella provincia di Diyala, a nordest della capitale.
Aveva con sé: due lettere, una per Osama bin Laden e l'altra per al Masri.
Quelle lettere contenevano: dichiarazioni di lealtà e la promessa di altri attacchi.
Dopo l'incursione sono stati trovati: tanti esplosivi e vari giubbotti da kamikaze.
È stato inoltre arrestato: un altro pezzo grosso.
Che si occupava di: attacchi terroristici, contribuendo alle violenze settarie in città.
Vedo che ricominciamo a ragionare secondo le sei regole giornalistiche classiche: "chi", "come", "dove", "perché", "quando" e "si dice".
E ora, una consolante sessione visagistica.

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Make-up:
Cover-me-up Liquid Foundation, Hide-and-Seek superpowder, matita per le sopracciglia Low Brow ultrablack, mascara Forget about It, eyeliner Glam Guerrilla, lucidalabbra Libylicious aromatizzato all'alchechengi. L'allover questa volta è il fondamentale Love Letters in the Sand, tonalità bronzo fruttato.

venerdì, settembre 08, 2006

Lo Sceicco Molto Fermo e il Tizio Nuovo

Quattro scontate osservazioni (con annessa esercitazione visagistica) a proposito di questo filmato inedito featuring bin Laden di cui parla al Jazeera.

1. Mancano pochi giorni all'11 settembre, negli Stati Uniti sta per andare in onda il discusso e fazioso docudrama sugli attentati prodotto dalla ABC/Disney: ma allora non chiamiamolo filmato inedito, chiamiamolo trailer.

2. Come mai questo bin Laden almeno dalla seconda metà degli anni Novanta alla fine del 2001 è apparso in video e si è fatto intervistare a destra e a manca dai giornalisti e dai network televisivi occidentali, e adesso niente? Qualsiasi segnalazione a questo punto è drammaticamente importante. Avete visto Osama negli ultimi quattro anni? Vi sembra ma non siete sicuri? Ha tentato di arruolarvi via email? Vostro cugino lo ha sentito a telefono ma non ci giurerebbe? Siete quasi convinti di averlo conosciuto su Myspace dove fingeva di essere un quindicenne con la passione per l'emo più struggente ma nella sezione "Who I'd Like to Meet" aveva scritto "Sunni fighters"? Chi sa, parli.

3. Due giorni fa il generale pakistano Shaukat Sultan Khan si era lasciato sfuggire un'affermazione frettolosamente smentita: se bin Laden si trovasse in Pakistan non verrebbe arrestato, basta che si comporti pacificamente. Pacifico probabilmente lo è. Anche molto fermo.

4. Povero Tizio Nuovo di al Qaeda in Iraq. Mandano in onda un suo messaggio audio in cui promette di vendicare il tenebroso giordano e se lo filano in tre. Si tira ancora dietro quei due nomi, Abu Ayyub al-Masri e Abu Hamza al-Muhajir, che non aiutano a renderlo indimenticabile (per esempio Guido Olimpio del Corriere non ha mica ancora capito se si tratta della stessa persona). La signora al-Masri dice: eh, ma guardate che mio marito è in prigione. Secondo un avvocato egiziano al-Muhajir è in carcere anche lui.
E questo discorso. "Ponete la mano nella mano gli uni con gli altri... La vittoria è vicina" fa più medianico che mediatico. Abu avrebbe anche incitato i seguaci a uccidere "almeno un americano entro un periodo che non superi i quindici giorni". Un americano ciascuno ("è mio! l'ho visto prima io!") o in tutto? Mica bagigi.
È come se mi mettessero Stefano Accorsi in una parte pensata per Benicio Del Toro*. L'uomo non ci crede abbastanza, non è entrato nella parte, ma soprattutto non riesce a uscire da un carcere egiziano. Lo dico con l'amarezza della collezionista: se dovessi immaginare adesso una bambolina danzante del Tizio Nuovo perfino io sarei in difficoltà.

*Non so come mi sia venuto in mente. Giuro che volevo scrivere Ed Norton.

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Make-up:
Cinderella Fluid Foundation, Snow White Pressed Powder, mascara Double Identity per tenute estreme #1 black is black but maybe not, eyeliner di precisione Wazirirama, rossetto antitraccia Magicaboola. Come allover consiglio il Body Creator nella tonalità sabbia al tramonto. Osate.

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domenica, settembre 03, 2006

Braccio destro numero 1 di quello nuovo

Jumaa Farid al-Saidi, ad alcuni noto come Abu Humam e ad altri come Abu Rana, per tutti noi il "braccio destro numero 1 di quello nuovo", è arrivato trascinando il suo beauty case e si è sistemato timidamente in seconda fila tra gli sguardi curiosi degli altri vice. L'hanno catturato in giugno, mentre con quella faccia un po' così si accingeva a usare donne e bambini come scudi umani (ferocia: +2 punti), poi se lo sono persi in qualche magazzino e adesso lo rispolverano tra l'apparizione in video del dottor Zawahiri e un discorso di Bush sulla Guerra al Terrore (nuova serie).

Non è più come ai bei vecchi tempi, quando il braccio destro ci veniva fornito con allegato curriculum (esperto di esplosivi, chimico, tesoriere, visagista) e si lasciava dietro una scia di documenti, fotografie e numeri di telefono compromettenti che bastavano a farci divertire per una settimana. Del resto Abu Ayyub al-Masri, il suo capo, forse non è neanche il capo (carisma: -10). Forse sta in carcere, in Egitto (potere magico: -15).
Secondo le autorità irachene al-Saidi era "direttamente responsabile" della persona che aveva fatto saltare in aria il santuario sciita di Samarra (potere evocativo: +8) e commissionava rapimenti a scopo di riscatto (prestigio: +1).
C'è di buono che è ancora in garanzia.

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Make-up:
Fondotinta rivitalizzante Brighten-Me-Up, Superpowder opacizzante Anonymous Beige, Fard Alcaidora in quattro tonalità effetto mosaico, rossetto Infrarouge #10 Bluff, Dazzling Body Powder Or du Japon.


mercoledì, agosto 16, 2006

Molto, molto scettici

A proposito del complotto islamico per mettere in atto "un omicidio di massa su scala inimmaginabile", Craig Murray la pensa così:

"Questa è, credo, la verità.
Nessuno dei presunti terroristi aveva costruito una bomba. Nessuno aveva comprato un biglietto aereo. Molti non possedevano neppure un passaporto, e se teniamo conto dell'efficienza dell'Ufficio Passaporti del Regno Unito questo significa che non avrebbero potuto compiere un attentato su un aereo per un bel po' di tempo.

In assenza di bombe e di biglietti aerei, e in molti casi di passaporti, potrebbe essere piuttosto difficile convincere una giuria oltre ogni ragionevole dubbio che questi individui intendevano mettere in pratica degli attentati suicidi, per quanto possano essersene vantati nelle chat in rete.

C'è dell'altro: molti degli arrestati erano sotto sorveglianza da più di un anno, come migliaia di altri musulmani britannici. E non solo musulmani. Come me. Da quella sorveglianza non era emerso niente che indicasse la necessità di un arresto.

Poi un interrogatorio condotto in Pakistan ha rivelato i dettagli di questo incredibile piano per far esplodere vari aerei, complotto che molto stranamente non era mai emerso in un anno di sorveglianza. Naturalmente gli uomini del dittatore pachistano hanno i loro metodi per farti cantare come un canarino. Come ho potuto vedere con i miei occhi in Uzbekistan, in questo modo si possono ottenere le più straordinarie informazioni. Il guaio è che le persone tendono a dire tutto quello che si vuole che dicano, e anche di più, nel tentativo disperato di far cessare o di evitare le torture. Quello che non si ottiene è la verità.

Il signore che è stato 'interrogato' era scappato dal Regno Unito perché ricercato per l'omicidio dello zio alcuni anni fa. Si potrebbe pensare che questo metta in dubbio la sua affidabilità. Si potrebbe pensare anche che in questi rapporti ci siano di mezzo fattori non esclusivamente politici. Si è anche parlato molto del trasferimento illecito di ingenti somme di denaro. Cosa non troppo insolita nella comunità musulmana britannica, e anche se si tratta di un'attività criminale ci sono molte possibilità che non abbia niente a che fare con il terrorismo.

E poi abbiamo Bush e Blair che nel finesettimana discutono dei possibili arresti. Perché? Penso che la risposta sia semplice. Entrambi alle prese con una situazione politica interna disperata, avevano bisogno di un 'altro 11 settembre'. Le informazioni dal Pakistan, per quanto dubbie, hanno fornito loro un nuovo 11 settembre da vendere ai mezzi di informazione. E i mezzi di informazione hanno comprato all'ingrosso tutta quella spazzatura.

Poi abbiamo la spaventosa propaganda politica di John Reid, il ministro degli interni, che ci ha messo in guardia contro il male spaventoso che ci minaccia e si è rammaricato del fatto che 'alcuni non comprendano' la necessità di abbandonare tutte le nostre tradizionali libertà. Poi, racconta la sua macchina propagandistica, è stato in piedi tutta la notte a dirigere gli arresti. Non poteva esserci prova più chiara del fatto che la nostra polizia è diventata un semplice strumento politico. Come in tutti i migliori regimi, i colpi alla porta sono arrivati nel cuore della notte, alle 2.30 del mattino. Tra gli arrestati c'era la madre di un neonato di sei settimane.

[...]

Non sapremo mai se qualcuno degli arrestati avrebbe poi costruito una bomba o comprato un biglietto aereo. La maggior parte di loro non rientra nel profilo psicologico del 'solitario' che ci si aspetterebbe - una ben piccola percentuale di terroristi suicidi ha matrimoni felici e figli piccoli. Visto che si trovavano tutti sotto sorveglianza, e sicuramente erano sulle liste di sicurezza degli aeroporti, non si sarebbero corsi molti rischi lasciando che maturassero di più le loro eventuali intenzioni; con l'IRA lo avremmo sicuramente fatto.

In tutto questo, la sola cosa di cui sono certo è che la scelta dei tempi è profondamente politica. Si tratta più di propaganda che di complotto. Degli oltre mille musulmani britannici arrestati in base alle leggi antiterrorismo, solo il 12% viene accusato formalmente di qualcosa. Si tratta quindi semplicemente di vessazione di musulmani, su vasta scala. L'80% degli accusati viene prosciolto. La maggior parte di coloro - pochissimi, solo più del 2% degli arrestati - che vengono incriminati non è accusata di terrorismo ma di reati di poco conto nei quali la polizia si è imbattuta setacciando le vite devastate di queste persone.

Siate scettici. Siate molto, molto scettici".

*prima di cadere in disgrazia Murray è stato tra i giovani diplomatici più brillanti e promettenti del Regno Unito. Quand'era ambasciatore britannico in Uzbekistan denunciò le pesanti violazioni dei diritti umani da parte del regime di Karimov, finanziato dagli Stati Uniti, e fu ovviamente prima screditato e successivamente defenestrato. È autore di un libro, Murder in Samarcand, recensito dal Guardian qui.

Per dire
Alcuni trovano strano che uno dei sospetti, Tayib Rauf (il fratello dell'uomo interrogato in Pakistan), poco prima di essere arrestato sia stato ripreso da una telecamera a circuito chiuso mentre ordinava a un grossista dei dolci per l'attività di famiglia.

Suvvia
Cos'altro vi aspettavate da me. Mentre veniva sventato il complotto del quinquennio, mentre negli aeroporti venivano guardati con sospetto tutti i tipi di fluidi, liquidi e gelatine (compresi - orrore! - quelli con finalità puramente cosmetiche), mentre io stessa finivo nel mezzo di un impegnativo allarme-bomba sulla Ku'damm, si poteva ben supporre che stessi maturando un bel po' di scetticismo iperdietrologico. E ora, fondotinta.

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Make-up:
Fondotinta fluido coprente 14 ore Teint Idole Ultra (senza ritocco, senza traccia), Dream Mousse Blush, mascara Plot-Blot, kajal Koran Eyes, gloss per le labbra Lippenmake-up Granny Smith. L'allover questa volta è il Detect-Me-Please, con gradevoli sfumature metalliche.
[disclaimer: l'altra volta, quando vi ho assicurato che con l'allover Platinum Illuminator vi avrebbero visti fino in Pakistan, dicevo Pakistan per dire.]


domenica, agosto 06, 2006

Riposizionamento strategico, mh?

Il dottor al-Zawahiri ha annunciato un merger con certi amichetti sua, quelli del gruppo militante egiziano Al-Jamaa Islamiya, che pure recentemente avevano deciso di metter su un sito internet per spiegare la propria rinuncia alla violenza (notizia del 20 giugno 2006, qui) e per mettere in chiaro che gli attuali leader adesso pensano che l'assassinio di Sadat nel 1981 non sia poi stato quella grande idea. Apprendo inoltre che tra i fondatori della prima versione di Al-Jamaa Islamiya c'era lo stesso Zawahiri; alcuni membri del gruppo confluirono poi nell'Egyptian Islamic Jihad, che era comandata sempre da Zawahiri e che intorno al 1998 si fuse con Al Qaeda.
Insomma, li credi tranquilli e invece stanno solo studiando il rebranding.

Però.
La cosa un po' strana è che lo scorso aprile il governo egiziano ha scarcerato 900 membri (2000 sono ancora in prigione) di Al-Jamaa Islamiya, compreso il leader Nageh Ibrahim, visto che ormai avevano ripudiato i metodi violenti. Alcuni membri hanno anche scritto dei libri, in carcere: uno di questi, pubblicato con i soldi del Ministero degli interni egiziano, si intitola La strategia degli attentati di Al Qaeda: errori e rischi, e stigmatizza il ricorso alla violenza, gli attentati e l'uccisione di innocenti. Riassumiamo: 900 scarcerati perché hanno rinunciato alla lotta armata, 2000 ancora dietro alle sbarre che si dilettano con il tombolo e il mezzo punto. E adesso chiedetevi se questo non è un altro post da fondotinta.

(C'è chi dice che il dottor Zawahiri sia uno psichiatra, chi un pediatra, chi genericamente un chirurgo. Secondo l'ipotesi più accreditata è specializzato in chirurgia oculistica. Ma allora qualcuno mi spieghi perché il Mullah Omar sta in quelle condizioni lì).

Update:
Lia ne parla, però seriamente, qui.

[Disclaimer: nessuno sciita è stato maltrattato ortograficamente nella stesura di questo post].

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Make-up:
Fondotinta Lissage Optique, sulle guance Divinora Radiant Blush, kajal ayurvedico Mullah Beauty, mascara estremo Never Give Up, rossetto Kiss Me Again, Ayman. L'allover questa volta è il "Platinum Illuminator": vi vedranno fino in Pakistan, ve lo assicuro.

venerdì, agosto 04, 2006

Il figlio del satanasso

Cosa succede nelle soap quando il bello ma malvagio di turno parte per un lungo viaggio e viene dato per morto o dichiarato disperso (di solito naufraga nel mezzo dell'oceano, precipita sull'Himalaya con il suo jet privato, finisce coinvolto in uno scontro a fuoco tra guerriglieri e truppe governative in un paese africano di fantasia)? Dopo un po' fa la sua comparsa un giovane misterioso e affascinante dalle turpi inclinazioni: il figlio del satanasso.
Questo è un grande post da fondotinta.

Il New York Post (eh) è uscito ieri con questo articolo in cui riprende una notizia pubblicata dal tedesco Die Welt: un figlio di Osama bin Laden sarebbe andato dall'Iran al Libano con la missione di organizzare attacchi terroristici contro Israele. Sì.
Saad bin Laden, 27 anni, figlio dello sceicco del terrore, è stato liberato dalla Guardia Rivoluzionaria Iraniana venerdì scorso con il compito di organizzare cellule terroristiche islamiche e di prepararle a lottare al fianco degli Hezbollah. "Sembra che Teheran conti sul reclutamento di profughi libanesi in Siria per combattere contro Israele, con l'aiuto di bin Laden".
Ora. Mettiamo da parte il fatto che con un'unica notizia di questo genere si incasinano comodamente Hezbollah e Iran (chiaramente quest'ultimo non vede l'ora di farsi invadere, e così rilascia il figlio di bin Laden e lo manda ad accoppare gli israeliani, però già che c'è lo fa sapere a un giornale tedesco). Mettiamo anche da parte il fatto che il brand Al Qaeda è costituito da estremisti sunniti e che in Iraq si è messo a massacrare con impegno e dedizione gli sciiti. E che gli Hezbollah sono sciiti.
Quello che colpisce qui è la costruzione del personaggio:

L'investitura
Nell'ottobre del 2003, Osama stesso nomina Saad erede del suo regno del terrore. In un'audiocassetta che incita all'abbattimento di Israele, dice: "Quando quel giorno verrà, nostro figlio Saad guiderà trionfalmente la nostra grande causa".

Piccoli Laden crescono
Saad è cresciuto a fianco del padre in Afghanistan e probabilmente ha combattuto con lui contro i sovietici non appena è stato abbastanza grande da imbracciare un Ak-47 (cioè probabilmente mai, quando i sovietici si sono ritirati aveva dieci anni). Viene fatto entrare in Iran dall'Afghanistan nel 2002.

Tale e quale papà
Secondo un profilo della CIA Saad, che è stato tra i membri fondatori di al Qaeda pur essendo praticamente un ragazzino, somiglierebbe al padre come una goccia d'acqua, "fisicamente e mentalmente". Inoltre la sua "prontezza a uccidere è stata un prerequisito perché fosse addestrato al comando".

Di 23 che lui ce n'haL'apprendista capo del terrorismo mondiale è nato in Arabia Saudita nel 1979 ed è uno degli 11 figli di bin Laden e della sua prima moglie, Najwa Ghanem, siriana. Osama ha avuto almeno 23 figli dalle sue mogli. Saad e la madre vanno dapprima in Afghanistan negli anni Ottanta per stare accanto a papà e nel 1989 fanno ritorno in Arabia Saudita. Lì però a un certo punto non sono graditi, e vanno in Sudan. Poi Saad torna in Afghanistan con suo padre nel 1996, a 17 anni. I due combattono le truppe britanniche fianco a fianco, poi finiscono in Pakistan. A quando pare Osama spedisce poi Saad in Iran perché era non riesce più a dirigere le operazioni dalle montagne afghane. Come dargli torto. Solo che Saad viene imprigionato dal regime iraniano.

Il resto della storia, cioè il passaggio dagli arresti domiciliari in Iran all'organizzazione di cellule terroristiche sul confine libanese per dare una mano a Hezbollah, è ancora un po' macchinoso, c'è da lavorarci su. Però il personaggio c'è tutto.

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Make-up:
Fondotinta Sensual Clone Perfect Complexion Creator No. 30 Cognac, Surrealist Mascara #01 Surreal Black con applicatore brevettato Ultra Glide, eyeliner Cia Eyes Deep Black, blush Color Statement for Cheeks #04 Whisper Ginger, per le labbra Leb Kiss #306 Gold Topaz. Per finire con il solito allover, suggerisco la Guerrilla Crazy Loose Powder color cervo che fugge.


venerdì, giugno 09, 2006

Will the real Zarqawi please stand up?/Post in continuo aggiornamento

Update:
Su segnalazione di Miguel nei commenti: i bracci destri salgono a 51 (mai distrarsi per più di cinque minuti).

A proposito del modello Zarqawi appena ritirato dal commercio, i dietrologi di tutto il mondo intanto osservano che:
- Big Al sembra più uno tirato fuori da una cella frigorifera (dove era entrato qualche anno fa) che la vittima di un bombardamento;
- "Questa è la faccia", "L'abbiamo riconosciuto dalle impronte", "Il DNA dice che è lui", ma non bastava contargli le gambe? Ma sì, non ne aveva persa una in Afghanistan?
- E poi: il portavoce dell'esercito statunitense ha detto che il corpo è stato parzialmente identificato anche in base ai tatuaggi. Di una versione tatuatissima di Zarqawi in serie limitata (nota come "green man") si sapeva, e questo contrasta un po' con i precetti del Profeta, pare. Come l'anello d'oro a un dito della mano sinistra del presunto Zarqawi (modello "beheader", serie limitata e numerata) ripreso nell'atto di decapitare Berg. Insomma, fedele seguace dell'Islam, jihadista da manuale, e se andava zoppicando in giro ingioiellato come Dj Goldie e colorato come un maori. Son cose.

Ok, incorniciateci anche la foto della gamba finta e per oggi stiamo contenti.
Ah, già: tra le macerie della casa distrutta sono stati trovati anche documenti importantissimi e molto utili, ovviamente in buone condizioni.
Su First Draft notano che è stata trovata anche questa. Turns out Zarqawi was a big Bush fan. Ha ha.

Update dell'update:



Biancheria intima femminile sexy, camicia da notte leopardata e altri succinti vestiti da donna? Sta' a vedere che si trattava dell'introvabile Al Zarqawi versione Wanda. Quello che ci è andato più vicino è Lusky con il suo Zarqawi Reginetta del Ballo. Applauso.

Intanto, per la fortunata serie "Ask Google":



Make up:

Fondotinta Matmate, eyeliner Tattooo Eyes, mascara Open Eyes Ultimate Longueur Infinie, ombretto Piiink my Triiicky, sulle guance un tocco di Flush Blush, sul corpo niente meno che Crème de Diamant.



mercoledì, maggio 31, 2006

L'occhio mancante del Mullah Omar

Che emozione, è il momento che aspettavo da mesi: con 43 braccidestri e un modesto contributo mi è arrivato l'occhio mancante del Mullah, grazie all'inestimabile mediazione di Andrea, che scrive:

"Gentile Signora Miru,

dopo giorni di attesa siamo lieti di inviarLe il premio da Lei desiderato: l'occhio mancante del Mullah Omar.

L'articolo, oltre che essere un pezzo unico da collezione, può anche essere usato per simpatici scherzi* e applicazioni accessorie**.

Ecco l'occhio. Non è granché, in effetti, ma è il valore simbolico quello che conta.



In omaggio con l'occhio ci pregiamo di inviarLe anche quale premio fedeltà (essendo in effetti Lei l'unica nostra cliente) altri due occhi che immaginiamo potranno comunque entrare a far parte della Sua collezione. Trattasi di due foto degli occhi di Abu Musab al Zarqawi dopo aver seguito i Suoi consigli di make-up.

La prima è una versione simil acqua-e-sapone:


[riconosco, in effetti: ombretto Métamorphose (quattro tinte iridate ed evanescenti) e un tocco di Nature Nacrée, eyeliner Divinora e mascara a fibre ottiche, N.d.B)]

La seconda è un tentativo di maquillage estremo riuscito grazie anche all'applicazione di speciali lenti a contatto colorate:



[si notano immediatamente: una spalmata generosa di Kitty Glitter, Ombretto Moonage Daydream nella versione grigio eternit, ciglie finte T-Rex, mascara Lash Queen, lenti a contatto cosmetiche "Over the Rainbow", N.d.B.]

Con ciò speriamo di non averla delusa né nell'entità né nella qualità del prodotto e del servizio.

Con ossequi e stima

andrea"


* Il manuale con i simpatici scherzi che è possibile realizzare con l'occhio non è incluso nella strenna gratuita, ma va ordinato presso di noi al modico costo di un milione di marchi tedeschi (rigorosamente in valuta pre-1915: in caso di pagamento effettuato con altra valuta la domanda d'acquisto sarà respinta).

** Il manuale che illustra le applicazioni accessorie dell'occhio non è incluso nella strenna gratuita, ma va ordinato presso la nostra filiale numero 154/b. Questa è al momento chiusa a causa della fuga del direttore della suddetta con la cassa dell'agenzia. Ci scusiamo per il temporaneo inconveniente.